“Qual è il contrario di Dio? Tra un musso e la corrente elettrica potremmo scoprire che..” – Omelia Ia Quaresima A-2017

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Qual’è il contrario di buio? luce. Di caldo? freddo. Di male? bene, d’accordo… E di Dio? Qual’è il contrario di Dio? Esiste? Cosa? ..chi? … diavolo?  
Come dire che noi siamo davanti a Dio e al diavolo allo stesso livello, possiamo scegliere o essere scelti? neutri..
No, Cristo ha già vinto il male e noi come battezzati, siamo unti, scivolosi alla sua presa, liberi di dire no perché già creati per il si, siamo fatti per Dio: davanti a noi c’è solo il suo amore e Gesù al nostro fianco ci accompagna giorno per giorno a scoprirlo come Padre; siamo già salvati da questa neutralità, non in balia.… 
  Il diavolo però, sapendo di non poter competere, perché già sconfitto, ci vuole separare da Lui…e lo fa ingannandoci…
Come? Ci ho riflettuto questa settimana: secondo me il contrario di Dio … è IO. Non appunto,    il diavolo. 
Lui provoca il nostro io…e così non ci fidiamo più di Dio. 
Lo mostra Genesi, 3000 anni fa. Adamo ed Eva vengono provocati contro Dio, col sospetto li voglia imbrogliare, limitando la loro libertà, in quei due alberi. Cioè quello dell’immortalità e della capacità di decidere da sé tra bene ed male. Son spinti cioè a dubitare del senso dell’essere creature, figli, quindi umanamente limitati. E quindi a percepire Dio come avversario, con sospetto e tanti dubbi. Vogliono essere Dio.. ma a modo loro, ingannati.
Anche noi spesso sentiamo questo: o ci fidiamo di Lui o di noi stessi, perché Lui ci frega. Ci pare difficile o limitante…meglio tenerlo lontano.Ci sono prima io…di Dio
   Gesù dirà: chi vuol salvare la propria vita (prima io) la perde…chi la perde per causa mia e del vangelo (prima tu) la ritrova…Pensiamo quando Pietro a nome dei 12 si lamenterà..abbiamo lasciato tutto…per seguirti e allora? E Gesù gli ricorderà il centuplo! Noi pensiamo secondo gli uomini, il nostro buon senso o secondo Dio, fidandoci? vai dietro di me, satana, si sentirà rimproverare Pietro, ragionando così…O io o te…Signore. O mi fido di me, di quel che penso, sento e mi hanno insegnato o comincio a fidarmi di te, del tuo “ma io vi dico”. O mi affido alla tua Parola di vita, che mi fa costruire sulla roccia o continuo ad accontentarmi del “io credo a modo mio”, si chiama orgoglio, il superbo bastare a sé stessi!  
  Non è automatico, certo scegliere Dio e non si fa una volta per tutte ma è il cammino quotidiano della fede. Il diavolo, lo abbiamo sentito, lavora qui, sul nostro orgoglio: non è quello che tanta gente ci dice? si sta meglio senza…vai ancora a messa? sei credente bigotto? vai in parrocchia? anche a catechismo i ragazzi, si prendono in giro se uno va a messa…pensate… cosa sentono a casa?
Il serpente ed il diavolo provocano Adamo ed Eva e Gesù dando loro una visione distorta di Dio, confondendoli: per entrambi è tutta questione di… potere. O di Dio o mio… chi comanda?
 1) trasforma in pane…si può fare, fallo, no? 
il potere di darsi la morte a piacimento, di togliere il 10% dei finanziamenti pubblici all’ambiente per darli alle armi nucleari come in America (a spese anche nostre, della nostra salute e nostro futuro) il potere di diventare papà in due senza la mamma…come a Trento. Il potere di invocare diritti che in realtà son solo desideri egoisti ed individualistici, da imporre ad ogni costo, basta solo strumentalizzare tutto con ideologie posticce e false informazioni. Quanto denaro da guadagnare c’è dietro tutto questo?
2) oppure gettati giù..dammi le prove che vale la pena seguirti Signore, insomma…ma sto Dio, questa fede serve a qualcosa? tutte le mie messe e preghiere mi hanno cambiato in meglio? pensiamo alla sofferenza, al lutto, alle croci che spesso ci allontanano arrabbiati da lui, che riteniamo quasi magico e noi al suo pari a discutere…un Dio di cui si possa fare a meno…si può fare del bene, anche in parrocchia, pur da non credenti e indifferenti, no? Io ho le mie cose…da fare, son sempre qua.
3)mi adorerai: cioè fai questo per me che poi ti premio. Prestati a fare qualcosa per ottenere di meglio…penso alla corruzione, a tutti i livelli locale o nazionale, dal Mose Venezia fino al Sud, l’Italia è il paese più corrotto d’Europa, ai furbetti del cartellino, dei soldi in nero a tutti i costi, del doping fin da piccoli, dei finanziamenti gonfiati e dell’abusivismo pur di ottenere per il mio comodo, mi svendo…non importa! In parrocchia: puoi spesso togliere Dio e resta in piedi tutto lo stesso, scavandoci i nostri angoli di potere e proprietà: qui comando io, si fa così…a modo mio.
   Le tre tentazioni sono un’unica illusione: o io o Dio…il serpente nel mito del racconto è quella parte di noi, astuta non saggia, dice il testo, geniale, che spinta dall’orgoglio e dalla superbia si costruisce una propria morale, pretende di sapere tutto e decidere tutto di sé, è la parte che rappresenta la volontà di ribellarsi contro Dio per farsi dio…perchè Lui ci vuol solo fregare e quindi è meglio escluderlo… e si ritorna al deserto. Pagina attuale!
..Non sto dicendo che dobbiamo certo scioglierci, annullarci in Dio. Il Signore ci vuole protagonisti, liberi e felici, di quanto Lui ci ha affidato. Ma la parola io…confido solo in maniera sempre più ossessiva nel mio io, io, io al centro del mondo, io metro di tutto…io, io… I-OH. I-OH… come un musso!
se ci pensiamo, invece la parola io è contenuta nella parola Dio…Dio anticipa io, lo protegge, gli fa da orizzonte e quasi da appoggio…ma io deve fidarsi…Dio l’unica cosa che ha detto di sè è che è un Padre Buono, Gesù ce lo ha annunciato e ci accompagna verso Lui.  Il resto dei dubbi e delle immagini sbagliate compaiono in noi provocate dall’orgoglio e dal voler bastare a noi stessi…e ci mettono contro Dio e (lo vediamo) contro noi stessi, contro gli altri, tutti contro tutti. Ed è l’inferno. Chiediamo al Signore di abbassare la guardia e fare pace con Lui, di riconoscerlo in questa quaresima al nostro fianco,
se io è il contrario di Dio ricordiamo che gli opposti si attraggono, come i poli della corrente + e – e solo così complementari attraendosi fanno andare al meglio le cose…

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