
Ci mancava anche la Trinità! Se uno da fuori entrasse in chiesa penserebbe che abbiamo le idee poco chiare ma confuse. Provate a pensarci… noi crediamo in Dio?
1 Dio, si ma non basta, di sé ha detto che è
2 Padre, mettiamoci, altro passaggio…
3 alcune funzioni dal curriculum: Creatore, Onnipotente, Santo
4 Gesù! Cristo?è il cognome? detto Salvatore… presente nell’Eucaristia, Santissimo e Parola, dove 2 o3 sono riuniti nel Suo nome… Agnello… Poi parliamo spesso di..
5 il Signore: non si capisce mai di chi si parli…Padre o Figlio?
6 Lo Spirito Santo… solo per carismatici e rinnovamento o a Pentecoste
7 Trinità… e siamo già a 7!!
8 Madonne nelle varie edizioni e nei 5 continenti… dipende…
9 I santi … ognuno ha i suoi come pure del resto ognuno ha.
10 il suo angelo custode……… e infine, non tralasciamo
11 i nostri defunti che dal cielo ci accompagnano…
Insomma pare un supermercato: è tutto uguale? quando prego a chi mi rivolge e come? chi mi ascolta? E chi vince?
Vi va se mettiamo ordine? chi mi aiuta?
Dio è il cognome! triangolo di relazioni…
io vi entro nel mezzo: BATTESIMO, immerso inzuppato in questa relazione, vuol dire però che non vivo in gabbia
ma che.. questi tre entrano in me sono compreso in questo… faccio parte della loro famiglia!
Io mi rivolgo a Gesù, attraverso lo Spirito e i suoi doni e Gesù mi porta al Padre..che non è il dio di cui ognuno si fa un’idea…
il confronto con Gesù sempre bonifica ed evangelizza il mio dio!
Faccio parte della famiglia… senza se e senza ma…
Questo mi dice almeno due cose: 1 su di me e 2 su Dio
>>>Su Dio intanto… ma come passa il tempo? che fa durante il giorno? si affaccia, guarda giù e distribuisce gratis e a caso il male e il bene? la morte e la vita? non credo..lo pensiamo ma…
33° canto del Paradiso e quindi della Divina Commedia:
S. Bernardo prega Maria che interceda perché a Dante sia concesso di contemplare un attimo Dio..
“dentro da sé, del suo colore stesso,
mi parve pinta de la nostra effige:
per che ‘l mio viso in lei tutto era messo.“
Nel cuore di Dio c’è la persona umana, siamo noi, quello che gli sta più a cuore…ci ha impressi nel cuore, al centro di sé..
come ci poniamo di fronte a questo? chiediamo alla trinità di aiutarci a ricordarlo. E’ il mistero dell’incarnazione (Natale)
in forza di questo ci ha creati a sua immagine e somiglianza, fatti cioè per assomigliargli…quando amiamo…non per essere devuoti.
In forza di questo la liturgia ricordando la comunione coi defunti..
Ricordati anche dei nostri fratelli e sorelle che si sono addormentati
nella speranza della risurrezione
e, nella tua misericordia, di tutti i defunti: ammettili alla luce del tuo volto.
BELLISSIMO
La 2a cosa è su di me…su ciascuno di noi
Da lì dentro, cuore della Trinità, capiamo chi siamo per Dio…come valutarci. Figli amati!
Lo Spirito santo attesta che siamo figli di Dio, eredi di Dio… partecipare alla sua gloria (2a lettura ai Romani)
FIGLIO è il cognome…anche se il mio nome è: fragile, insicuro, peccatore, tiepido, infedele, indifferente, sbagliato, superficiale…
Sono innanzitutto figlio ed erede. Poi, son quello che sono. Il battesimo viene prima e ci aiuta ad andare oltre. Immagine e poi si diventa somiglianti!
Gli undici, hanno vissuto con lui da risorto, prima dell’ascensione, ricevono il dono dello Spirito santo. Matteo nel vangelo dice che
si prostrarono: e dubitarono: assieme. Noi diremmo “che ipocriti”
a loro, così come sono, intanto, Gesù dice…andate…
non devono prima capire tutto, meritare nulla, essere perfetti, puri, degni, pronti,
non li fa promettere di migliorare, cambiare, convertirsi, ravvedersi… chiede loro di accoglierlo con loro fino alla fine del mondo
lo faranno da sé nella misura in cui non partono da soli ma si sentono accompagnati da Lui
Dio non ha mandato messaggi ma messaggeri
Altrimenti porteremmo solo noi stessi. Invece siamo chiamati ad andare assieme a Lui a testimoniare che…
che?