“Dacci uno sguardo…”Omelia Va quaresima B-21

La Gioconda di Leonardo, Monnalisa; uno dei quadri più famosi al mondo, sguardo misterioso, perché, come anche ad es. la ragazza con l’orecchino di perla di Vermeer, lo sguardo ti segue e intercetta da qualsiasi parte tu vada. Pensi di essere tu ad osservare il quadro, hai pagato il biglietto, fatto la coda al museo, mentre sono… quegli occhi a seguirti, quasi a provocarti.

  Mi fa pensare ad una vecchia statua di Gesù: si trovava nella vecchia cripta della chiesa del mio paese, luogo silenzioso e fresco, sempre in penombra. L’ho scoperto per caso a 18 anni. Non ero certo uno che volesse diventare prete, anzi. Ma vi ero sceso per caso, cercando il fresco in una torrida estate e un po’ di silenzio. Avevo bisogno di quello. Silenzio, solitudine e fresco. 

E quella statua  mi ha colpito. Gesù.. mi guardava. Da allora vi sono tornato sempre più spesso. Rivederla per caso, poi, dopo anni, qualche mese fa all’improvviso, mi ha commosso.

Come i Greci del vangelo: anche io volevo vedere Gesù.

E la curiosità, si trasformava in bisogno, quel pezzo di legno mi provocava e faceva scoprire atteso, guardato, interpellato. Quegli occhi dolci, buoni, comprensivi, mi ammansivano, mi addomesticavano.

Il parlargli fu naturale, in preghiera come il riceverne pace. Saranno tanti altri poi i tasselli per accedere in me la fede ma questo fu tra i fondamentali. La relazione con Lui. Essere cristiano era, è un gioco di sguardi. Potrei chiedervi: Dimmi come ti senti guardare da Dio e ti dirò che cristiano sei. Come risponderemmo? 

 Questo cercano i greci, nel Vangelo. Vederlo: significa pesarlo, farne esperienza, capire se vale la pena.

A quel tempo la Grecia era già stanca di filosofie, saggi, teatro, cultura e molto altro, la culla del pensiero e della civiltà occidentale. Quindi chissà: loro cercano Gesù per capire se fidarsi di lui, come il giovane ricco, stanco di essere solo religioso e devoto; fanno un po’ quelli che vogliono esser raccomandati dell’amico, il cugino e quindi Andrea e Filippo, fino a Gesù. Vogliamo vedere. Segni, concretezza, garanzie. Gesù nemmeno si mette. Mica è un mago: va al cuore. Volete vedermi? Cercate l’amore. Cercate chi sceglie di compiere gesti d’amore. Così mi “vedrete“ cioè farete esperienza di me.

San Paolo ad Atene, in Grecia, si incontrerà con loro, con la cultura greca (allora all’avanguardia!): (Atti 17) il suo racconto su Gesù li provoca ma quando annuncia la risurrezione si sente dire, “Si va bene tutto ma su questo ti sentiremo un’altra volta…ciaone!”

Diversi studi interessanti ci ricordano che se c’è una cosa a cui noi cristiani non crediamo più da decenni è la risurrezione, passare dalla morte alla vita, risorgere con la nostra vita. Cioè il cuore della fede. 

Ci interessa fare delle cose religiose, che si senta il nome del defunto per cui abbiamo segnato la messa, portarci a casa l’ulivo benedetto, non perdere la pazienza, far tanto del bene, che i nostri figli nipoti vadano a messa…ma della risurrezione? della Pasqua? della vita eterna?

Siamo tutto “quaresima” ma… e le 6 domeniche del tempo di Pasqua? Del diritto a vivere da risorti, come annuncia Gesù ai Greci e noi?

 Un anno fa ci siamo accorti che medici, infermieri, forze dell’ordine, cassiere e corrieri, che per lavoro e senso del dovere…si dedicavano agli altri a costo della vita erano degli eroi da celebrare. E l’abbiamo fatto. Bene! Ma stavano solo vivendo la logica evangelica del chicco di grano. Pensa prima agli altri, ma non con falsa umiltà o senza volerti bene ma ..relativizzati, non pensare sempre e solo per te, ai tuoi diritti. Sbilanciati fuori di te e…ti ritroverai..in equilibrio e gusto. Scendi dal trono e accorgiti dell’altro, perdi la tua vita, anche se ti sembra di morire mentre ami..ma vedrai che così risorgi, ritrovi la vita piena, quella che Gesù offre al giovane ricco e ai greci stessi. Gv nel Vangelo, narra che proprio dicendo questo, Dio padre sbotta volentieri “l’ho glorificato e lo glorificherò ancora” cioè…è così! Questa è la vita vera e la sola fede necessaria. Questo ti permette di vedere Gesù in azione, quando senti che puoi provare ad amare come Lui ti ha suggerito, lo vedi agire in te. Questo ti permette sentirti guardare non dalla gioconda ma dal Padre in maniera nuova. Questo da sapore e significato. Per questo vale la pena vivere in relazione con Lui. Avviciniamoci alla settimana santa con questo desiderio.

Va Domenica di Quaresima -B ’21

portano dio…

Dal Vangelo secondo Giovanni 12, 20-33

In quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù». 
Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome». 
Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!».
La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.

Portatemi Dio…gli devo parlare, gli devo raccontare di una vita che ho vissuto e che non ho capito, a cosa è servito?(…) Adesso voglio esser pagato!“. Così cantava Vasco Rossi, con le mani in tasca, nell’ 83, quasi 40 anni fa. 12 anni dopo, nel ’95, Ligabue canta “Hai un momento Dio?“. Sarò anche di parte ma… come son cambiate le cose, l’atmosfera, la riflessione esistenziale e i sentimenti “trascendenti”. Gesù non gliele manda a dire a chi fa il giro di conoscenze e raccomandazioni per avere il posto in prima file nel poterlo conoscere. Magari i Greci, politeisti, filosofi, uomini di mondo e riflessione, volevano farsi un selfie. Il nostro JC più che farsi vedere indica loro come riconoscerlo. Amare fino in fondo. “Love will tear us apart”..biascicava Ian Curtis. Gesù è il biglietto da visita definitivo di Dio. La sua password. La sua risposta e ultima Parola. Cercare ogni giorno di vivere amando fino in fondo (“Li amò fino alla fine”, Gv 13,1). Essere cristiani è iniziare la giornata chiedendosi: oggi come sarò in grado di essere chicco di grano? L’esame di coscienza prima di andare a nanna serve a niente se la mattina non sei partito così. Oggi come riuscirò a fare gesti di amore…non “ad amare”. A mettermi da parte per far vivere, attraverso il mio battesimo, il fatto che io sia risorto e figlio di Dio? Se non si parte da qui, “tutto il resto è noia.” Essere cristiani è vivere una relazione. Con un Tu vivo, presente, col quale “indignarsi & innamorarsi”, da fiutare e frequentare, decifrare e col quale…rilassarsi. Meglio una chiesa vuota o “devuota”?

IVa Domenica di Quaresima -B ’21 “Laetare”

Gloriosi anni ’80, il tenerne, l’animale più buono del mondo…

Domenica della gioia! il colore liturgico rosa quasi allenta il viola della quaresima…

Dal Vangelo secondo Giovanni 3,14-21

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. 
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

Ho perso la pazienza e mi sono arrabbiata…“bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo“, ho saltato la messa quindi non posso fare la comun. “Dio infatti ha tanto amato il mondo…”, si va be’ ma mi hanno insegnato che mi devo confessare se no…”da dare il Figlio unigenito!!”, si lo so ma cosa c’entra…“chiunque crede in lui non vada perduto“; d’accordo ma mi son distratto nelle preghiere! dovrei pregare di più! dovrei pregare meglio, non sono proprio un bravo cristiano “chiunque crede in lui abbia la vita eterna“, si certo, come no, ma per questa quaresima bisogna che io…mi ero impegnato a …“non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo“; senz’altro, lo ricordo dal catechismo ma…“non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio“… Si, certo che sono credente, credo nei valori cristiani, nella tradizione, il Papa, quell’altro però, nell’accoglienza, nella generosità, nel rispetto!!!!! “chiunque crede in lui non vada perduto“, in Lui? non basta venire a messa e dire le preghiere? “il mondo sia salvato per mezzo di lui.“ Non so se dio esiste, se mi conviene credere, a che serve? a cosa mi serve oggi essere cristiano, andare a messa, confessarmi, fare la comunione, “chi fa la verità viene verso la luce“… si va bene io ho pregato ma questo Coviddi, e poi quel mio caro è morto e addio speranza fiducia, crolla tutto, dov’era dio???? “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto“; non so, io faccio quello che posso, cerco di aiutare, incoraggiare, non fare il furbo al lavoro, non trattare nessuno peggio di come tratterei me, di vivere con passione, educare al meglio i miei figli, dire grazie, scusa, hai bisogno e permesso a mia mogliemaritocompagnacompagnoamicoamicafamigliarevicinodicasa.. “le sue opere sono state fatte in Dio“.. La vita eterna è quella che stai vivendo mentre leggi questo testo. Non quella che arriverà dopo la morte, quella sarà solo il compimento, la pienezza definitiva… ma attendere e celebrare la Pasqua ci aiuti a prenderne consapevolezza. Il mio battesimo mi ha già reso immortale, sto vivendo da risorto. Amen.