Cioè….non gli ha detto…”che cacchio dubitate, son qua…”…e nemmeno “ma non vi ricordate che vi ho incontrati tante volte, vi ho preparato il pesce arrostito, avete messo o meno il dito nelle piaghe, parlato con me, ecc…”
Si prostrarono e dubitarono. Mi fa venire il bruciore di stomaco questo passaggio. Prostràti ma dubitanti. Atei devoti. Credenti a parole ma non con il cuore.
Che bella sberla. Io mi inginocchio ma…. dubito, non son sicuro, lo stanno facendo anche gli altri, suvvia che ci faccio in piedi solo io? e che sarà mai…
A volte anche noi in chiesa siamo li tutti raccolti in ginocchio ma chiacchieriamo col vicino, rispondiamo al cellulare, ci distraiamo. Ci sta.
Le due cose convivono.. non dobbiamo scandalizzarci, per carità ma solo un bagno di umile realtà. I dubbi aiutano.
E gesùbbbelllo? che fa? mica dice loro…”nein…no, no, no…così non va..visto che dubitate non vi voglio più bene: non siete perfetti, non avete capito tutto, non sapete la Bibbia a memoria, non avete fatto i chierichetti da piccoli, non avete una zia suora, non andate in parrocchia, non avete fatto le scuole alte…ecc. ecc. QUINDI….
No…Andate, nel mio nome e fate discepoli tutti i popoli. Punto.
Gesù non ha scelto i migliori ne i perfetti ma i disponibili, pur coi loro dubbi.
Mi pare una sottolineatura poco politically correct…ma tremendamente bella e liberante.
Andate anche coi dubbi, facendo capirete, testimoniando vi libererete, metterete ordine, farete pulizia…
Non abbiate paura dei vostri dubbi, delle fragilità, delle vostre ferite o mancanze, se non vi sentite a posto, degni, meritevoli o all’altezza.
Io vi mando lo stesso, perché dovete testimoniare che io sono con voi, non che siete bravi.
Siate voi stessi, dubbiosi, scettici e pigri magari…siatelo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.