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In Ascolto del Vangelo secondo San Luca 25-33
Una folla numerosa andava con lui. Egli si voltò e disse loro: «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”. Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace. Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.
Come non sciupare in poche righe un vangelo così bello?
Mi fermerei su un dettaglio: a Gesùbbbello tutta quella gente, quel consenso, quel riconoscimento puzza un po’!
Per questo, sospettoso di essere frainteso o seguito per motivi poco ortodossi o di interesse o senza essere compreso.. si gira.. quasi indispettito, con quel tanto di espressione contrariata, le mani piantate sui fianchi, magari picchiettando al suolo il piede destro per dire.. guardate che forse non mi sono spiegato bene..
non è la porta stretta dell’altra domenica, ma poco ci manca.
E non credo nemmeno, anche se letteralmente è tale, che si tratti di una scaletta, una gerarchia, un podio.
Che significa “più di quanto”:..
Credo significhi che io innanzitutto come cristiano son chiamato a vivere le mie relazioni primarie, assieme a Lui. La relazione con Lui mi permette di vivere al meglio, le mie relazioni famigliari, amicali ecc.
Penso alla formula del matrimonio: con la grazia di Cristo io accolgo te come mia sposa..
Chiaro, no?
Allora è un invito a mettere Lui al centro, come un accordatore, il grillo parlante del Collodi, Lui che è nella mia coscienza, nella Parola come Luce, nell’eucaristia come forza, nell’affidamento a Lui nella preghiera.. un fraterno compagno di viaggio con cui vivere, inquadrare e comprendere le mie relazioni fondanti.. da vivere nella Sua luce, di verità, giustizia, carità e pace.
Amen