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Per pensare.. youtube
“(..) io nel vedere quest’uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l’amore (..)”.
(Il Testamento di Tito – Fabrizio de Andrè)
In Ascolto del Vangelo secondo San Luca 23, 35-43
In quel tempo, dopo che ebbero crocifisso Gesù, il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
Sono almeno tre i personaggi di questa scena in Luca: tu da che parte starai?
Il POPOLO: che fa? stava a vedere. Come le mucche al pascolo. Il popolo, la massa, la gente che parla o sparla. Sta a vedere, assente, senza la testa,guarda, osserva, lascia passare. E sì che lo avevano seguito, ascoltato, avevano mangiato a sbaffo, si erano forse anche emozionati. Avevano portato da Lui i loro ammalati e poveri cristi.. e Lui li aveva accolti e guariti.
Ma il popolo sta a guardare. Pavido e codardo, indifferente, superficiale, indaffarato. Pronto a fare zapping tra una notizia e l’altra, tra una moda e l’altra, tra un mito, un modo di dire, un modello.. e l’altro. Il popolo vive alla finestra. Guarda gli altri esistere, essere, fare. Si limita a chiacchierare, giudicare, urlare, curiosare, mormorare, commentare. Panta rei.
Passato questo tornerà alle sue faccende, alle sue devozioni, al suo lavoro, al proprio tempio.
I CAPI: lo deridono. Non è forte. Potrebbe ma non vuole. Ridono perchè subisce. Perchè non si incazza, non alza la voce, non fa scenate, non scende dalla croce e non mette tutti al muro. Nein! Loro sono il parametro di loro stessi. Chi è come noi è il modello. E perchè non lo fa?Perchè, come avrebbe voluto Martin Scorsese nel suo film “L’ultima tentazione di Cristo”, non scende? Perchè non compie un utilissimo miracolo per continuare a vivere e fare tanto del bene a tutti?
Se lo facesse convincerebbe tutti. Tutti crederebbero. Ma in cosa? In chi?
Nel Dio forte, potente, che sconfigge e umilia, giusto e retto, che dà pan per focaccia, che risponde alle provocazioni, si fa rispettare, incutendo rispetto e paura. Ma questo non è il Dio di Gesù Cristo. E’ forse il Dio di tanti di noi, di tante associazioni, di tante mentalità e gruppi ma non quello di Gesù Cristo.
Se scendesse tradirebbe la sua missione e la sua identità.. confermando così quel tipo di Dio e quella immagine che proprio voleva sovvertire e capovolgere. Confermerebbe che il vero Dio è potente come quei capi, dalla loro parte, vendicativo, oppressore, solo giusto. La sua onnipotenza non è arbitrio e “ve la faccio vedere io, kankari!”
Questo è il Dio che ama tutti, anche chi lo combatte. Che dirà “perdonali perchè non sanno quello che fanno”. La sua è una onnipotenza d’amore che ha come unico obiettivo non schiacciare e vincere alcuni ma recuperare tutto e tutti.
E lo dimostra col buon ladrone. Il quale è uno dei pochi nel vangelo a dargli del “tu”. Lo chiama da amico, con una confidenza infinita: Gesù. Questo ladrone è meraviglioso. Non lo prende in giro, non fa finta di niente, non prova a imbrogliarlo.
Sa di “meritare la morte”. Si assume la propria responsabilità. Non chiede sconti ne miracoli, ne corsie preferenziali.
Non fa scenate, non sbandiera meriti che non ha ne trova alibi e deleghe. Gli chiede solo di ricordarlo.
Ottiene tutto e subito. Quello che in genere cerchiamo anche noi.
Infine i SOLDATI: per pochi soldi questi lavoravano e vivevano di soprusi. Fanno i bulli: restituiscono scaricando sui più deboli, i torti ricevuti ingiustamente o in silenzio. Scaricano frustrazioni, rancore, odio e vendetta su chi capita.
Abuso di potere. Importante è farla pagare a chiunque. Per anestetizzarsi. Forse ci sono più soldati dentro e attorno a noi di quel che pensiamo o ammettiamo.
Adoro questa pagina: il buon ladrone. Non mi sono mai sentito meglio. Ho messo questo versetto nel mio “santino” della prima messa. Lo sento mio. Questo volto di Gesù mi commuove profondamente..quanto la faccia tosta del ladrone stesso.
Fantastico.. oggi. Tutto e subito.
E tu da che parte vorrai stare?
ERRATA CORRIGE
Non ho resistito :…”…il pensiero della …mi RENDE più…etc. etc..”( errore imperdonabile,anche
nell’anno del Giubileo ,per un’ex insegnante !)
Quanto al “buonismo distruttivo e alla misericordia ingannatrice…”ho trovato,tramite internet ,
il discorso completo di papa Francesco ,che merita di esser letto .
Grazie per lo spunto !
Gli do anch’io del Tu,da sempre,mi sembrerebbe assurdo dargli del Lei,o del Voi,
e siccome sono una persona scrupolosa,mi prendo anch’io tutte le mie responsabilità
(anche quelle che magari non avrei)….
Però non sempre ho quella fiducia “innocente” del buon ladrone,nell’affidarmi a Lui.
Effetto dell’educazione un po’ troppo rigida ricevuta?…
Una cosa è certa,però,con Lui non mi sento mai sola,ed è una cosa bellissima ed
estremamente consolante.
Dio,e suo Figlio Gesù e il loro Spirito Santo…mi conoscono profondamente,e il
pensiero della loro vicinanza, nonostante tutto,mi rendono più serena e ottimista
anche nei momenti più difficili.
Vorrei pregarla ,per quanto riportato nella goccia come detto da papa Francesco,
di fare qualche esempio di “buonismo distruttivo (gli ..ismi sono sempre negativi,ma qui non mi è chiaro))e di” misericordia ingannatrice”
Se pùò,nella prossima omelia….? .
Grazie di tutto