“Merito o bisogno? Premio o Presenza?” – Omelia Domenica XXa TO – A

Mettiamo il caso che adesso per venire alla comunione, tra pochi minuti, per fare prima facessimo solo due file: a destra chi se la merita, a sinistra chi ne ha bisogno. Dove ci metteremmo? 
-chi se la merita: perché? è stato bravo e devoto? non ha commesso peccati? figuriamoci…chi può considerarsi tale?
l’eucaristia non è un premio da meritare o meno.
-chi ne ha bisogno? e per cosa? per essere più buono, bravo e generoso? o per sentirsi a posto perché siamo a messa?
magari potremmo dire perfino che per primo si metta in fila chi ne ha più bisogno…in effetti è il prete il primo a comunicarsi, proprio perché ne ha più bisogno e urgenza. Insomma, per fortuna non sarà così. L’eucaristia è per tutti, possibilmente per quelli che la comprendono e la vogliono vivere. Altrimenti sarà solo un rito vuoto. Mi piace l’espressione popolare, cruda ma efficace…fare la comunione. Andiamo a fare la comunione. Utilissima.
Ce la meritiamo, nel senso che Gesù ce la offre, ci rende degni di accoglierlo, ha scelto di esserci fedeli ad oltranza e farsi pane. Dono gratuito, mai premio. Lo accogliamo perché nutrendoci di lui, ci faccia scoprire qualcosa in più di noi.
  Ma anche ne abbiamo bisogno…perché siamo egoisti, fragili, peccatori. La sua presenza in noi è chiamata a sfondare questi muri di difesa o distanza per donarci la forza di creare comunione. Si fa la comunione con Cristo per fare la comunione gli uni con gli altri. Lo celebriamo ogni domenica perché altrimenti alla lunga…ci ritroveremo il cuore chiuso, spento e freddo. Senza nessuna differenza. Gesù lo spiega bene nel vangelo. Il pane è per tutti, o per nessuno. Briciole, cagnolini, pagani ecc. perché tutti hanno fame di pane vero. I discepoli devoti gli chiedono esaudiscila: in realtà è mandala via, non è dei nostri. Vogliono l’esclusiva, si sentono giusti ma Gesù non è d’accordo.
Chi divide il mondo, la gente in “prima noi” poi loro, no, non è cristiano: non ha mai letto il vangelo, ne compreso a pieno la messa. Un padre che faccia differenza tra figli non è un Padre. 
E Gesù lo dimostra in questa pagina. Provocato dalla donna non credente, testimonia ai discepoli che la fame è universale…ed il pane per tutti. Gesù indicando la donna e la sua fame tenace, dimostra ai discepoli che si sentivano a posto dividendo in noi/loro, che spesso noi che la consumiamo tutte le domeniche, non ne siamo poi così consapevoli…E’ vero…forse abbiamo bisogno di venire a fare la comunione proprio per questo..
La tentazione, vedete, sarebbe quella di dire…no…con quelle mani e quella bocca con cui ti appresti a ricevere Cristo nel tuo corpo tu, non puoi schierarti contro qualcuno, contro l’accoglienza, contro i diritti dei più deboli e indifesi, non puoi non costruire comunione nella tua famiglia, con i figli o tra marito e moglie, non puoi etichettare, dividere, classificare, escludere, nemmeno fare certe raccolte firme. Non si può essere così schizofrenici. Fai la comunione con Cristo per costruire comunione, carità e giustizia, non per farti vedere. Ne perché lo meriti o per riempirti la bocca di parole. Lui non aspetta che noi siamo pronti, per donarci sè stesso, così noi non dobbiamo aspettare a fare altrettanto. Gli uni per gli altri.
Allora forse è proprio per questo che ne abbiamo bisogno. Per fare verità. La verità di una coscienza che si interroghi, sulla propria fame. Chiediamo al Signore di continuare a nutrirci come quei cagnolini…al di là della fila dove andremo a metterci, bisogno o merito, avremo tutti le mani da mendicanti: così saremo sfamati con quel pane di vita che ci offre la possibilità di fare con tutti la comunione che Lui per primo offre a ciascuno di noi.

Un pensiero su ““Merito o bisogno? Premio o Presenza?” – Omelia Domenica XXa TO – A

  1. daniela

    Panem nostrum quotidianum . Il cibo vero, il miracolo messo a disposizione dal Signore per noi. Tutti i giorni. Questo ci basta per ripensare la nostra vita ogni giorno, per ritrovare la forza, per vivere pienamente in modo umano che è cristiano…Penso all ultima cena ( che meraviglia il Cenacolo di Leonardo) di Gesù con i suoi discepoli più vicini al cuore. A loro ne ha fatto dono e a tutti noi. Come rinunciarvi?!
    Grazie don Matteo delle belle parole.

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