Riconoscere ed indignarsi contro i mercenari….Omelia IVa Domenica DI Pasqua 21-B

Una pensionata che si fa bere la pensione dai gratta e vinci la mattina al bar, l’adolescente che passa la notte giocando on line col cellulare e la ricaricabile del papà… i camerieri del Bingo che vanno a prendere le persone a casa se piove…

“Gioca responsabilmente”… l’ipocrisia di uno Stato che permette il gioco d’azzardo in mille modi e con questi slogan si lava la coscienza…ma la sanità poi…cioè lo stesso Stato, paga caro il servizio alle tante dipendenze…e i danni comunque incalcolabili che fanno in una famiglia…e così anche “bevi responsabilmente” o scommetti solo se sei maggiorenne… e cose varie…

O certe mentalità o possibilità, certe proposte di acquisto che entri in un centro commerciale e ti pare che ti regalino tutto, tanto… il miraggio delle rate e ti indebiti una vita… tantissimi esempi…di quanti guardino alla nostra vita da avvoltoi, da squali affamati, e noi, ridotti solo a consumatori da spennare e spolpare, abbocchiamo. Soprattutto i più giovani o i più fragili e volubili…

   è proprio la storia tra il pastore, il mercenario ed il lupo.

Il lupo è il male peggiore per delle pecore: ti mangia, ti sbrana, ti ferisce e uccide. Ti prende la vita per nutrirsi di te.

Il mercenario, è quello che combatte per soldi. Se non è pagato non fa il suo dovere. Se non guadagna, se non ricava per sé… non si occuperà delle pecore e alla prima occasione, le lascia in balia del lupo, del male.
Gesù non solo è pastore gratuitamente ma dà la sua vita per… la salvezza delle pecore, perché, dice qualche versetto prima, abbiano la vita in abbondanza.

Chi sono i mercenari? chi ci illude e poi ci delude. Non subito magari…ma sicuramente a spese nostre. Purtroppo a volte lo stato,  quando i diritti vengono passati come concessioni o alcune società, un certo modo di fare politica o determinate  politiche aziendali, tanti super manager col master in economia e finanza o in marketing, giacca, cravatta e rolex… sono dei mercenari. Fanno il male, cioè solo il loro bene, i loro interesse, a spese di chi non è in grado di difendersi, più debole.

  -Se domenica scorsa, spero lo ricordiamo, Gesù ci difendeva come paraclito da quella parte di noi che ci boicotta, ci censura, ci vuole sabotare…facendoci vivere male, in ansia e come col freno a mano tirato…oggi.. quel male è attorno a noi. 

Siamo invitati come a sollevare lo sguardo, da dentro di noi ad attorno a noi, nel nostro mondo: mentalità, idee, pensieri, stili: ma si, cosa vuoi che sia, me lo merito, lo fanno tutti,

Gente precisa, capi ufficio, colleghi, gente, che cerca i propri interessi a spese non della nostra felicità ma della nostra vita.

Anche dal punto di vista affettivo…chi attenta ad una coppia… chi non rispetta un matrimonio e cerca..ecc.

Chi vuole fare i propri comodi a nostro danno, chi ci illude e poi ci delude… 

Il cristiano è chiamato mai come oggi a non aver paura di vivere questo mondo, il cui Gesù pastore è presente ma ..a restargli vicino, ad ascoltare la sua voce, a riconoscerla nel caos di mille sirene suadenti che ci vogliono far chiudere, recriminare, incattivire, vivere solo di diritti e in modo superficiale, senza spirito critico, sempre pronti a confondere la spontaneità con l’autenticità… Solo restando il più possibile in ascolto della parola del Pastore buono, avremo vita in abbondanza, sapremo fare verità in noi, riconoscere i mangiafuoco, i lucignolo e i gatto e la volpe che ci trasformano in burattini, rubandoci l’umanità e la vita, i mercenari che ci vogliono chiudere in noi stessi, rimbambiti di cose e diritti ma senza più un senso e un sapore per cui vivere.

Spirito critico, intelligenza, sapienza, consiglio, pensate ai doni dello Spirito… strumenti con cui non perdere di vista noi stessi, quello che vogliamo, per cui abbiamo lottato e vogliamo custodire ad ogni costo. Il cristiano oggi è chiamato a riconoscere dentro la propria vita cosa lo avvicina al Pastore e cosa lo lascia in balia del mercenario… anche nella vita di fede..cosa mi libera e mi mostra il volto del Dio di Gesù Cristo, Padre misericordioso, da cosa mi tiene legato a tante forme “devuote” di una religiosità da funerale, per dirla con Papa Francesco, da schiavo scrupoloso ma non fa figlio amato e grato.

Questa eucaristia ci aiuti a scegliere questa settimana la voce del pastore paraclito in noi e attorno a noi, la comunità e la comunione ci sostengano, il regno di Dio lo costruiamo assieme. Nessuno si salva da solo.

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