«Sei la povertà e la ricchezza,
il sogno e la contraddizione,
la volontà di Dio e la volontà dell’uomo,
che tu educhi alla contemplazione.
Il dolore è la tua casa, è la casa del mondo,
eppure tu sei la regina degli angeli, la regina nostra, la regina di tutti i tempi» (Alda Merini)
Dio non arriva mai quando vuoi ma è sempre in orario
Ricordo che sono molto graditi commenti sulla Parola ascoltata: mi permetteranno un ascolto sinfonico della stessa per preparare un’omelia più aderente alla realtà! Cerca di crearti un attimo di silenzio per preparare il cuore…per lasciarti incontrare da Gesù.
INVOCA LO SPIRITO SANTO perchè sia Lui ad aiutarti a sintonizzarti con la Parola.
Altrimenti sarà come leggere dei bei fumetti…
Prova a ripetere a mente alcune volte l’invocazione allo Spirito Santo
“Vieni Santo Spirito…prega in me”
Leggi almeno un paio di volte il brano e chiediti alla fine cosa ti colpisca,
quale volto di Gesù ti offra, come tocchi la tua vita…come questo messaggio possa diventare attuale nella tua esistenza..come appello, impegno, speranza, conforto..
Lettura dal Vangelo di Luca 1,39-45
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
E’ un incontro in stereofonia, quello di cui ci parla Luca, due incontri che avvengono contemporaneamente e in stereofonia: uno completa e integra l’altro. Da un lato le donne, le due cugine. Dall’altro i due bambini, che si percepiscono e riconoscono.
“In quei giorni si alzò…”
ma che era successo? da dove veniva con tanta fretta, Maria? Il vangelo di Luca ci presenta il brano di oggi a ridosso dell’annunciazione. Maria ha appena ricevuto il messaggio dell’angelo che le ha annunciato la nascita di Gesù. Corre dalla cugina: immagine bellissima e quotidiana. Tutte le volte che corriamo da un amico o gli telefoniamo o scriviamo per dirgli una cosa importante o che ha lasciato sgomento o gioia nei nostri cuori e non possiamo fare a meno di condividere, raccontare, sfogare.
Quel mattacchione di Gesù non ha perso tempo. E’ appena arrivato nella vita di Maria e già si fa traboccare “in fretta”… Proprio come noi, dopo aver ascoltato il vangelo o esserci comunicati alla messa (‘ver fato a comunion!)…la fretta di portare quella nostra intimità e scoperta agli altri. Il cristiano non è un iperattivo praticone affannato dal fare fare fare. Ma non può trattenere la bella notizia che ha raggiunto la sua vita.
Gesù in noi non resta inerme ma ci spinge da dentro a raggiungere gli altri, a metterlo in circolazione…
Riceverlo, accoglierlo, ascoltarlo ci chiede subito di farlo traboccare: nasce immediato il servizio. Non il volontariato ma il servizio. Lui ti manda, Lui ti chiede di essere strumento della sua pace, della sua forza, del suo coraggio e speranza. Lui ti chiede di educare, di bonificare persone, di lottare per la dignità degli ultimi in tutti i sensi.
Ecco cosa ci testimonia Maria… e la sua fretta evangelica!
“i bambini sussultano”….
nella loro intimità si sono percepiti, riconosciuti…Il Battista, come Maria, inizia già ad agitarsi all’idea dell’annunciare il Messia che viene…. già dalla pancia di mamma non vede l’ora e scalpita…
“beata colei che ha creduto nell’adempimento”…
adempimento…parola difficile: che significa? vuol dire fidarsi che le cose andranno bene, non secondo i nostri calcoli, bilanci e pareri o gusti ma che andranno bene secondo i tempi e i sogni di Dio.
Mi metto davanti a Dio perchè? perchè mi promette qualcosa di buono, inedito e insperato. Che io non sono nemmeno in grado magari di capire o credere. Che non vedo nel mio orizzonte di possibilità
Qui parte la fede: che è sta fede se non speranza e fiducia ad oltranza che qualcosa cambi e si verifichi? che le Sue promesse trovino ..”adempimento” cioè senso e sapore per la nostra vita?
La beatitudine nasce quando cedo il volante e lascio guidare Lui e a Lui chiedo di portarmi dove vorrà e perchè lo vorrà….
Mi lascio andare…Lui vuole il mio Bene..oltre…
Cosa dice il Signore alle nostre vite? ci siamo mai fermati a confrontarci con questo? cosa ha da dire a noi? alle nostre storie, ai nostri passati, ai nostri futuri, alle nostre voragini e ai nostri “perchè”?
Noi magari gli chiediamo tante cose ma ci siamo mai fermati ad ascoltare Lui cosa abbia da dirci? Perchè se non ha nulla da dirci…. che senso ha? chi lo vuole? chi lo conosce? perchè seguirlo?
perchè fidarci? perchè credere?
“Tu che vieni ogni giorno e che vieni a noi in questa notte, donaci di aprirti il nostro cuore”! (Carlo Maria Martini) Buon Natale!!
…..bella la frase: la beatitudine nasce quando “cedo il volante….”! (fosse facile!!!!) questa fede è impegnativa e quasi…..impossibile!!!!!