XIa T.O. – Anno C

“C’è chi l’amore lo fa per noia
chi se lo sceglie per professione
bocca di rosa ne l’uno ne l’altro
lei lo faceva per passione..”
(“Bocca di rosa” – F. De Andrè, Volume I, 1967)

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Lettura dal Vangelo secondo Luca 7,36-8,3

Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sè: “Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!”.
Gesù allora gli disse: “Simone, ho da dirti qualcosa”. Ed egli rispose: “Di’ pure, maestro”. “Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?”. Simone rispose: “Suppongo sia colui al quale ha condonato di più”. Gli disse Gesù: “Hai giudicato bene”. E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: “Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perchè ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco”. Poi disse a lei: “I tuoi peccati sono perdonati”. Allora i commensali cominciarono a dire tra sè: “Chi è costui che perdona anche i peccati?”. Ma egli disse alla donna: “La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!”.

“Rimetti a noi i nostri debiti”..
Avete presente?
A metà del Padre Nostro.. rimetti a noi i nostri debiti: probabilmente una frase che, dicendo la preghiera che Gesù ci ha insegnato, molti di noi dicono almeno una volta al giorno da anni o decenni. Ma che significa? Che debiti? Non ne abbiamo già abbastanza di casini piantati? Di mutui, di finanziamenti, di rate.. di debiti? Ci si mette anche Dio a batter cassa? Già sappiamo, qui in Italia, che abbiamo.. tutti compresi anche i bambini, perfino quelli che stanno per venire al mondo.. circa 23 mila euro a testa di debito con lo stato.. ne abbiamo già anche con l’Altissimo????
Che significa “debiti”.. che intendeva dire Gesù? Che c’entra col vangelo di oggi?
Quando lo diciamo non stiamo chiedendo a Dio di dimenticare i nostri errori, di dare un colpo di spugna al nostro passato, di resettare la nostra vita tiepida o fallimentare, ma di COLMARE il debito d’amore che abbiamo “accumulato” nei suoi confronti, gli chiediamo di insegnarci a corrispondere al Suo amore. La nostra preghiera più che al passato è rivolta al presente.
Non può un figlio, in qualche modo, dirsi in debito d’amore coi genitori? Può sperare di fare mai qualcosa di abbastanza grande, bello e duraturo per contraccambiare? No!
Umanamente diciamo no, perchè forse finalmente iniziamo ad uscire.. o meglio comprendiamo che non possiamo più restare avvinghiati ad una pur rassicurante logica commerciale di quantità! Non è questione che ho ricevuto un tot e devo restituire. Perchè se no non è più amore.
Perchè scatta in noi sempre quella sottile tentazione tendenza a contraccambiare? A dire.. faccio anche io? Tocca a me?
Perchè è così difficile mettersi comodi e lasciarsi amare e coccolare gratis.. senza avere ogni volta le convulsioni di coscienza perchè dobbiamo contraccambiare?
La questione nel Vangelo tra Simone il giusto osservante, puro fariseo e la prostituta che compie un atto di amore puro e disinteressato.. è tutta qui.
Simone pensa alla quantità, lei alla qualità. Lei ha capito che non ci si deve sentire in dovere di contraccambiare davanti a Dio, di meritare, di sentirsi al suo livello e quindi come fossimo in grado di dargli anche noi qualcosa..
Lei ha capito che si ama gratis, come si è capaci. Innanzitutto accettando il Suo amore e l’incredibile per noi senso di potenza liberante di non poter contraccambiare, ma accogliere..
Per il fariseo Dio è un giudice che ripaga i meriti in proporzione..
Per la donna.. Gesù la chiama così, senza doppi fini, sorrisetti o senza schernirsene.. invece tutto parte dall’amore da ricevere.
Non devo contraccambiare o restituire niente. Devo solo lodare e benedire.. nel suo caso con quei gesti.. che non son certo fatti per “rimettere i debiti”, ma per dire un messaggio.
Davanti a Dio non abbiamo accumulato niente.. se non purtroppo un dis-umano senso di colpa, di dovere.. di voler contraccambiare, meritare, conquistare.. ma questo che abbiamo davanti, pur inconsciamente allora, mica è un padre.. è un padrone.. da soddisfare, davanti a cui poi sentirsi giusti, a posto..
Che fatica. Rimetti a noi i nostri debiti = cancella il debito..come la campagna per cancellare l’assurdo debito accumulato dai paesi del terzo mondo.
Significa allora.. pensaci tu.. a convertire il mio cuore da un dover essere a un voler accogliere..
speriamo diventi realtà..

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2 pensieri su “XIa T.O. – Anno C

  1. Mic

    Ogni volta che mi domando perché perdonare chi ti ferisce continuamente vado a rileggere anche questo brano e penso: perché io non sono nessuno per giudicarli, io probabilmente son più peccatore di loro! Poi non è per nulla facile concretamente perdonare: sono uomo (inteso in senso ampio!) e purtroppo il desiderio di vendetta nonché di essere certi del pentimento altrui molto spesso prevale. Ma Lui ci invita a perdonare senza se e senza ma… ci riuscirò? ci provo camminando lungo la strada ogni giorno

  2. Mr. Luigina

    Che meraviglia sto Gesù che scava fino all’osso! e mette a nudo il mio essere “peccatore”! Fa osservare a Simone ciò che “non gli ha fatto”, secondo le usanze ed esalta l’operato della “donna” peccatrice…
    … “tu non” mi hai dato l’acqua… “lei invece”…”tu non” mi hai dato il bacio.. “lei invece”…”tu non” mi hai cosparso il capo… “lei invece”!! Con il peccato niente si perde se siamo capaci poi di chiedere perdono e “riparare”! Ecco cosa ho scoperto di nuovo in questo brano: una sorta di “riparazione”. “tu non”… “lei invece”… “riparare” …. al posto di…! Che carica di amore!!! e amore gratuito, disinteressato!
    Sia lodato e benedetto il Signore ora e sempre!!

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