V° – B

(Tempo di lettura previsto: 5 minuti)

020215

Il sogno di Gesù di Gaber – Luporini (Libertà Obbligatoria – 1976)

 

In ascolto del vangelo secondo San Marco 1, 29-39

In quel tempo, Gesù, subito, uscito dalla sinagoga, andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

 

Vi siete lasciati “rovinare” dal vangelo di domenica scorsa (cfr. mia omelia “Gesù Cristo ti rovina!”)?
Sogno una improbabile classifica dei brani della Parola più indigesti e schifati.. condividere le nostre “resistenze”.. quel che non vorremmo ci rovinasse..
Occhio comunque, perchè oggi non faremo tanta strada in più..
Continua a non permettere ai demoni di parlare e poi, soprattutto si lascia riconoscere da loro.. visto che è venuto per rovinarli.
Mi piace questo scorso di Marco perchè è come la telecronaca della giornata tipo di Gesù e dei discepoli: mai fermi, sempre in giro, imprevisti, curiosità, esperienze, incontri, dinamiche..
Bello che Gesù si alzi presto, ancora buio, per pregare.. Chissà che si dicevano, lui e il Padre.
Mi piace pensare a questa sua preghiera.. come fosse la nostra.. quando preghiamo per comprendere meglio, per aderire di più, per ascoltare.
Mi piace pensare che Gesù non fosse nato “imparato” ma abbia capito a poco a poco, passo dopo passo la sua vita, vocazione e ministero.. il Suo essere “messia” inviato.. cosa comportasse.. un grande mistero.. ma ce lo rende ancora più vicino, umano, fratello.
Aveva bisogno anche Lui di mettersi in ascolto, prendersi i suoi tempi, chiedere.. avrà avuto dubbi, domande, paure, tentativi, ipotesi, esperienze.. silenziiiiiiiiiiii
Tutti ti cercano.. e per fortuna se ne vanno.. quante volte la nostra chiesa, le nostre comunità parrocchiali, i nostri gruppi, associazioni e movimenti.. vorrebbero ancora trattenersi con queste logiche.. tutti, tanti.. una chiesa presente, potente, visibile, vincente, convincente, conveniente.. di successo e consenso, una religione civile, una fede sociale, un’aggregazione formale, visibile, udibile, distinta e prestante..
E il granello di senape? E il pugno di lievito?
E il vuoto sotto la croce?
Andiamocene altrove: che grande libertà.. chi balbetta educazione dovrebbe tenerne conto. Lui poi.. va sempre altrove.. non si ferma ad aspettare i grazie ne a raccogliere i frutti.. nemmeno rallenta per scorgere i germogli.. sempre altrove.. un po’ più in la..e noi dietro.

 

COMMENTA!

2 pensieri su “V° – B

  1. Bruna

    Con questo piccolo segno Gesù vuole farci capire che è venuto per guarire i nostri mali e il contatto con lui ci dona la capacità di servire.Molto bello è pensare che anche lui si rivolgesse al padre nei momenti di bisogno,cercando nel dialogo con Dio qualcosa di buono,delle proposte per fare il primo passo verso di noi che siamo suoi fratelli.Grazie Bruna.
    Sorrido ,leggendo il fumetto.

  2. Roberta

    La scorsa domenica una guarigione dentro la sinagoga, questa domenica con la suocera di Pietro dentro ad una casa: niente gesti precostituiti, nessuna paura di cosa potessero pensare le persone attorno a Lui, guarendo Gesù dona un’altra possibilità di una vita insieme a Lui.E mi stupisce questa donna che trallallà trallallà, come se niente fosse in silenzio senza gridare al miracolo riprende a fare il suo lavoro,ma dice il Vangelo, “la fece alzare prendendola per mano”. La donna riprende nel silenzio la sua quotidianità, ma con la mano stretta alla mano di Gesù e fatalità “li serviva”. Un frutto che ci lascia l’incontro con Gesù: il servizio. Chissà poi quanta stanchezza per Gesù, nel dover incontrare e guarire tutta quella gente…una città intera, e poi?Quanto sono testimone dell’incontro con Gesù che guarisce, risana, facile vederlo alla volte come grande mago. Invece Gesù mi guarisce per trasformare le mie relazioni, per abbracciare le mie ferite, per continuare un cammino seppur nella fatica. Gesù mi guarisce quando non ci sono più le mie reazioni spropositate. Gesù mi guarisce quando so abbracciare il mio “oggi”. Bello questo ritirarsi in preghiera, questo cercare contatto con il Padre, dopo tutte le cose successe, dopo tutti i movimenti fatti bisogna rallentare e ricordarsi che qualsiasi servizio o azione positiva compiamo, rimaniamo sempre figli, figli prima di tutto di Dio Padre. Simone e gli altri cercano di riportarlo dentro quella che secondo i loro schemi deve essere la realtà, secondo me pensavano: Gesù hai guarito a destra e a manca adesso tutti ti cercano, dai fatti trovare”. La risposta che dà Gesù mi fa tornare alla risposta data ai suoi genitori al Tempio: “Perchè mi cercavate non sapevate che devo occuparmi delle cose del Padre mio?” …”Per questo sono venuto”, non per stare fermo, non per gongolarmi nella gloria, non perchè devo obbedire alla logica umana del tutto e subito,non sono venuto per esaudire pretese umane. Ma non venuto perchè un Dio si è fatto uomo e questo uomo è venuto per servire Dio. Questo, secondo me, la suocera di Pietro l’aveva capito.
    Grazie
    Roberta

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