Gesù Cristo ti rovina.. – Omelia IV° – B

Ho perso il lavoro, son pieno di debiti, mi son mangiato tutto.. sono rovinato! Ho sbagliato, è colpa mia, non dovevo assolutamente farlo.. ho rovinato tutto. Rovinare, le rovine, vengono in mente delle macerie.. come dopo un terremoto. Qualcosa di maestoso e solido che è ridotto ad inutile e vecchio.. rovinato.

Non è una espressione felice ne rasserenante. Soprattutto la domenica sera, prima del lunedì e di una nuova settimana.
Ecco perché forse un po’ stona nel vangelo. Eppure credo possa davvero farci bene.
Sei venuto a rovinarci.. urla lo spirito immondo a Gesù.
Una scena da far accapponare la pelle.. come se uno ora tra voi si alzasse urlando una volgarità..
E poi un Gesù che rovina.. non ce lo immaginiamo.. Lui è buono, mite, ci vuole bene e ci salva. Che male può farci?
Eppure oggi vorrei che questo spirito immondo potesse aiutarci, provocandoci proprio nel comprendere questa sua espressione.
Innanzitutto è interessante notare che questo spirito immondo, quindi una persona “cattiva”, sporca, forse indemoniata.. sia tranquillamente nella sinagoga alla preghiera della comunità. Nessuno se ne accorge. Fantastico. Da da pensare..
Se la prende con Gesù, pensa che lui lo voglia rovinare. Ma che significa? Chi ci rovina ci mette al tappeto, ci cambia la vita, stravolgendola, ci fa violenza e questo contro la nostra volontà; a me pare quindi.. se permettete, che le cose inizino a farsi interessanti!
Lo spirito impuro sa che Gesù lo metterà a nudo, inchiodandolo al suo peccato e smascherando la sua ipocrisia. Ancora più interessante.
Un giorno papa Francesco ci ha messo in guardia dai cristiani pipistrelli.. che temono la luce e preferiscono restare nel loro comodo buio. Interessa?
Pensate a quando Gesù stesso viene accusato di essere venuto per la rovina di molti in Gerusalemme.. ben due volte.. e la prima.. lo sta dicendo il vecchio Simeone a Maria e Giuseppe non ancora genitori, predicendo a Maria che “anche a te una spada trafiggerà l’anima”.. povera Maria.. cominciamo bene, avrà pensato. (Per non dir di Beppe.. )
Quando Gesù dirà di essere venuto “a portare un fuoco sulla terra e quanto vorrei fosse già acceso”.. oppure “non sono venuto a portare la pace ma la spada, la divisione”, insiste.. e allora dice.. ”in una famiglia si divideranno padre e figlio, madre contro figlia.. ecc.”, ricordiamo?
O quando l’autore della lettera agli ebrei definisce la parola di Dio come viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio, che penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito..
Son tutti passaggi della vita di Gesù nei vari vangeli che conosciamo che ci dicono che il suo ministero vuole fare pulizia. Vuole aiutarci a liberare le nostre vite dalle connivenze col male, dai compromessi tiepidi. Ridonare vigore ai cuori rattrappiti e alle anime flaccide. Allora è un volto duro ma positivo, esigente ma costruttivo.
Rovina per sanare, demolisce per ricostruire meglio.
Siamo tutti convinti di essere peccatori? Allora non dovremmo vedere l’ora di lasciarci rovinare da Gesù.. mettere in discussione, lavare, rinnovare. Vi darò un cuore nuovo.. cantiamo.. nelle parole di Ezechiele.. metterò dentro di voi uno spirito nuovo. Ecco il messaggio di speranza.. Gesù ci chiede di affidarci a lui e alla sua parola perché col dono dello spirito santo rovini, faccia crollare in noi tutto quello che di tiepido, di morto e fossilizzato portiamo in noi. I nostri.. ”son fatto così, mi hanno insegnato questo, ci han sempre detto così della fede, da piccolo mi dicevano che.. ” tutte le volte che impediamo al vangelo di essere davvero “buona notizia” di scuotere le nostre coscienze e far passare attraverso queste crepe.. fasci di luce.. trasformare le ferite in feritoie di luce.. la luce della Parola, Cristo luce del mondo.. come quando sei in una stanza al buio e uno accende la luce.. ci copriamo subito gli occhi.. vorremo spegnesse.. Penso a quando in una parrocchia.. nella comunità ci sono persone che sentono come una rovina il doversi mettere in discussione, far da parte, cambiare idea, collaborare, fare spazio.. qualcuno viene a rovinare.. stanare, disturbare.. triste, ma vero..
Ma carissimi.. che dire di fronte a questo “rovinare”?
Non è così anche la nostra chiesa? Penso a don Pino Puglisi e don Peppe Diana (e a quanti altri) uccisi dalla mafia e dalla camorra perché istigavano i ragazzini ed i giovani a non entrare nella criminalità organizzata pestandole di fatto così i piedi.. ai magistrati o a don Ciotti e alle più di mille associazioni che in Italia cercano di portare avanti un cammino di legalità e giustizia (minacciati, provocati, terrorizzati..), o al vescovo Oscar Romero, ucciso 35 anni fa per le sue omelie e posizione contro un certo potere politico o a tutte le grandi o piccole, ma significative manifestazioni della nostra chiesa quando viene offesa, oltraggiata, umiliata.. proprio perché con la sua presenza, il suo messaggio, la sua missione sta rovinando i piani.. a chi fa del sotterfugio, della corruzione, del sopruso la sua unica argomentazione.. o ai tanti missionari laici e religiosi che nelle missioni o nelle periferie lottano a fianco degli ultimi e dei poveri contro i poteri forti di certa politica ed economia, contro multinazionali o politici corrotti o di mal affare.. denunciando e schierandosi.. senza peli sulla lingua!
Penso a chi si scaglia sempre contro la chiesa tacciandola di essere vecchia e arretrata perché continua a dire i suoi si alla famiglia naturale, al matrimonio come sacramento, alla reciproca complementarietà naturale e ovvia del maschio e della femmina..
Quanti esempi potremmo fare di laici, preti, gruppi, comunità, iniziative di carità, che vengono percepiti come pericolosi.. perché con il loro messaggio, con la loro coerenza e impegno stanno rovinando pietose messe in scena e connivenze ideologiche o impedendo sfruttamento dei più lontani o emarginati.
Allora c’è da essere fieri di essere cristiani e non stancarci di volersi lasciar “rovinare” da Gesù e dalla sua parola, sostenendo con la preghiera chi è in prima linea e chiedendo il dono dello SS perché ci dia l’umiltà di lasciarci illuminare e raggiungere dal volto liberante di Gesù.. che venga continuamente a rovinare quel che in noi non va per fare spazio alla sua parola di vita eterna. Auguro a tutti voi di avere nello stomaco almeno qualche pagina del vangelo che davvero non Gli perdonate, che strappereste volentieri ( e ignorate volentieri) che insomma.. rischia sempre di rovinarvi la vita e per questo tenete da parte.. ma vi fa sentire che la fede e il rapporto con Lui sono davvero reali, concreti, scomodi ed esigenti. La salvezza inizia sempre così.. col braccio di ferro..

Un pensiero su “Gesù Cristo ti rovina.. – Omelia IV° – B

  1. Bruna

    Lasciamoci rovinare da Gesù Cristo e spogliamoci di tanti grandi e piccoli idoli nei quali ci rifugiamo e cerchiamo la nostra sicurezza.Sono idoli che spesso teniamo nascosti,possono essere:l’ambizione,il successo,la tendenza a prevalere sugli altri.Quanto è difficile nel nostro tempo vivere con umiltà e mitezza ricordandoci che siamo tutti figli di Dio.Grazie Bruna.

    Assapora le piccole cose,perchè
    un giorno potresti voltarti indietro
    e scoprire che erano quelle
    grandi.
    Anonimo.

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