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In Ascolto del Vangelo secondo San Luca 12, 49-53
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
Pagina misteriosa, in questa settimana che ci porta al cuore dell’estate.
Ma forse ci fa bene, togliere da Gesù quella patina dolciastra e pseudo emotiva che lo dipinge da santini e “immaginette” sacre e melense. Ce lo riconsegna audace, coraggio quasi sfrontato e brusco. Direi pienamente umano e maschio.
Portare divisione: non male.. eppure penso a quanti fraintendimenti nascano nelle famiglie per scelte di fede e di vita cristiana. A certe famiglie in lotta coi figli per scelte di fede o per percorsi vocazionali intrapresi e.. portati a termine, magari!
Eppure questa previsione invoca anche, proprio perché “augurata” nei legami famigliari, una certa chiarezza e schiettezza.. come pure un altro aspetto: ricordiamo la pagina in cui richiamano Gesù sul fatto che sua madre e i suoi fratelli lo aspettino fuori? E Lui risponde che chi lo sta ascoltando è sua madre e fratello.
Mi piace pensare che poi ciascuno, nella propria scelta di fede, pur debitoire di tantissime persone, sia chiamato anche a riconoscersi, scegliersi e viversi da solo, perfino nei confronti della propria famiglia.
Nessuna concorrenza.. ci mancherebbe.. ma con Lui possiamo vivere i rapporti in modo diverso. Accordandoci a Lui valutare e affrontare tutto il resto.
Ma forse ci fa bene, togliere da Gesù quella patina dolciastra e pseudo emotiva che lo dipinge da santini e “immaginette” sacre e melense. Ce lo riconsegna audace, coraggio quasi sfrontato e brusco. Direi pienamente umano e maschio.
Portare divisione: non male.. eppure penso a quanti fraintendimenti nascano nelle famiglie per scelte di fede e di vita cristiana. A certe famiglie in lotta coi figli per scelte di fede o per percorsi vocazionali intrapresi e.. portati a termine, magari!
Eppure questa previsione invoca anche, proprio perché “augurata” nei legami famigliari, una certa chiarezza e schiettezza.. come pure un altro aspetto: ricordiamo la pagina in cui richiamano Gesù sul fatto che sua madre e i suoi fratelli lo aspettino fuori? E Lui risponde che chi lo sta ascoltando è sua madre e fratello.
Mi piace pensare che poi ciascuno, nella propria scelta di fede, pur debitoire di tantissime persone, sia chiamato anche a riconoscersi, scegliersi e viversi da solo, perfino nei confronti della propria famiglia.
Nessuna concorrenza.. ci mancherebbe.. ma con Lui possiamo vivere i rapporti in modo diverso. Accordandoci a Lui valutare e affrontare tutto il resto.
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