Cosa attendere… e perché? 1a Avvento C-2018

 

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Attendere? non è tempo perso?

 

Che volete? Cosa state aspettando? l’omelia? Ah…siete impazienti, curiosi, stupiti o indifferenti…è passato meno di un minuto…l’attesa non è durata poi così a lungo…qualcuno si è chiesto “che succede? perché non parla, ha perso gli appunti, non sa cosa dire o si è emozionato” e visto poi che i secondi passavano…ci si era già distratti, spazientiti, forse addirittura infastiditi:    insomma… è bastato un po’ di inaspettato silenzio per provocare in noi reazioni diverse ma importanti: per farci stupire e pensare, sentendo nascere in noi domande, dubbi, desideri… per metterci insomma…più consapevolmente– in ascolto di noi stessi.

Perchè non vivere così anche queste 4 settimane di avvento?

Solo iniziando a far nostra questa provocazione a fare silenzio: forse potremo permettere a tante cose in noi di venire a galla. 

Chiudere la radio in auto, entrare in una chiesa silenziosa per pochi minuti, spegnere la tv, togliere una cuffietta…già qualcuno starà pensando..no no..impossibile.. e questo è significativo o sintomatico.. la paura del silenzio è terrore del vuoto.. di essere raggiunti prepotentemente dai propri pensieri. e non saperli gestire. PAUSA.

     L’Avvento è il tempo dell’attesa. Ed il vangelo di oggi, difficile, per certi versi enigmatico ce lo ricorda: Gesù descrive dei segni precisi, catastrofici, evocativi…se ci pensiamo, anche oggi spesso apriamo il libro delle lamentazioni, e …

-la gente sempre più indifferente al messaggio della chiesa

-il calo vorticoso delle vocazioni al sacerdozio ed il seminario praticamente deserto.

-le canoniche vuote e le parrocchie che devono unire le forze

-il calo delle presenze alla messa

-il calo dei matrimoni religiosi e dei battesimi

-la fuga dopo i sacramenti

-gli scandali della chiesa e lo scetticismo che ne consegue

-una laicità che sostiene medievale e irragionevole le posizioni della chiesa su alcuni temi etici (eutanasia, aborto, accoglienza, eugenetica..)

-l’irrilevanza del messaggio cristiano nella riflessione politica, sociale, culturale, 

-la rimozione dell’orizzonte cristiano dalla società, presepi a parte..

E via così… alzate la testa e risollevatevi, ci chiede Gesù..risollevatevi significa che siamo caduti più volte, ripeti l’azione, cioè non fermarti, continua a credere e cambiare punto di osservazione…non cercare conferme a quello che vuoi vedere di male…non coltivate sguardi atei sulla realtà, lasciandoci abbattere e appesantire i cuori, come abbiamo sentito e allora…

-i diversi sinodi voluti dai papi negli ultimi anni, per riflettere assieme

-il cammino sinodale della nostra diocesi e il percorso che stiamo facendo come consigli pastorali, degli affari economici e della collaborazione

-molti laici iscritti ai corsi di teologia e scienza religiosa nei seminari e in vari istituti, attirati da temi biblici e cristiani

-molti laici, giovani e adulti, che partecipano a tante iniziative di spiritualità, evangelizzazione e catechesi in giro per la diocesi e non solo…es. 10 comandamenti o corsi nuova vita, assisi..ecc.

-diverse persone che chiedono di riprendere un percorso di fede e confronto con il Signore

-il consenso bello e semplice di papa Francesco

-il cammino delle collaborazioni sempre più a carico dei battezzati e non dei preti e delle suore nel gioco delega, padroni.

-il vangelo a disposizione di tutti quelli che ne hanno bisogno, anche grazie ai mezzi di comunicazione sociale e internet

e tanto tanto altro..un modo nuovo diverso di credere, sperare, essere cristiani a cui non siamo abituati ma c’è e non possiamo ignorarlo… vegliate per sfuggire, dice Gesù, da tutte queste mentalità e preparate il cuore..scegliete il silenzio, il fare spazio, lo spirito critico, l’intelligenza di fronte alla realtà per cogliere cause e risultati ed agire di conseguenza, responsabili e credibili.

Avvento sia questo desiderio di fare spazio, di non avere paura, di saperci restare dentro… facendo spazio in noi all’emergere di una presenza che da sempre ci chiede di essere abitata da noi.

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