Prima Domenica Avvento -B

Assueta vilescunt…

Dal Vangelo secondo Marco 13, 33-37

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. 
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. 
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».

Se ne va pure questo. Almeno stavolta non ci ha lasciato talenti o mine da far fruttificare, portare in banca, guadagnare o seppellire nel terreno… cercarne gli interessi, far raddoppiare di valore, fiutando bììsness e affaroni. Nessuno verrà a dirci “quanto hai fatto con quel che ti ho dato?” ma nemmeno ci saranno date città intere su cui avere potere. E nemmeno feste a cui prendere parte. Ma si ritorna solo sul tipo che se ne va ancora e ti lascia da solo. Ammetto mi ero un po’ affezionato al padrone che (se è padrone ci sarà un motivo) sapendo far bene il suo lavoro ed essendosi arricchito… voglia coinvolgere i servi (senza cattiveria ma… se son servi ci sarà anche un motivo) e lui che dimostra di saper fare gli affari visto quanti soldi c’ha… chiede di imitarlo a persone che non erano in grado di farlo. Dà loro possibilità e responsabilità, li vuole spronare. Bello… Vi presto i soldi, provateci..gli affari so farli io ma provate anche voi a … vuoi vedere che è questo il senso della nostra fede? Dio ci offre sé stesso per darci la possibilità di amare come Lui, essere.. Dei dell’amore. Amare e vivere in modo divino, eterno… bello….. mmmmmm….

Va beh… se ne vanno tutti e non ci manderanno nemmeno un uozapp quando stanno tornando. Ma oggi ci vien detto di vegliare. Il portiere… mi chiedo se non sia come il cane del Pastore. Ad ogni modo… Vegliate, non addormentatevi, preparate la strada. È proprio Avvento: la minestra la sappiamo, no? Mi chiedo: cosa stiamo aspettando? Mi verrebbe da dire… il vaccino: né il veglione, ne il semaforo verde e non più rosso giallo arancione delle regioni, il maglione con le renne o lo zampone; nemmeno la diatriba pandoro vs panettone, uvette e canditi… stiamo aspettando di toglierci ste c***o di mascherine e di poter fare tardi la sera, strusciarci con chi ci pare, darci la mano, abbracciarci, fare lo scambio di pace…

Attendiamo il vaccino: ogni giorno qualcuno dice di averlo pronto. E già ci facciamo impazienti. Qui qua, di là, lo hanno tutti, gratis, 3 euro, un rene …Ma poi… qualcuno non lo vorrà fare, altri faranno carte false per farlo, chi ne farà un sacco di soldi e chi ne resterà escluso, chi aspetterà, tanto non importa, chi lo criticherà, chi si fida, chi non si fida, chi contesta e chi sta bene lo stesso… alla fine il vaccino è come il Natale: è come Gesù, JC. Niente di nuovo. Siamo fatti così. La messa di Natale, gli “auguri”, i parenti, i regali, le solitudini, le abbuffate, la tisana sul divano e i soliti film americani sul natale… come aspettiamo JC così forse aspetteremo il vaccino. Ma non chiediamolo a Gesùbbbambino, per carità, già in famiglia son impegnati col tampone dei re Magi che vengono dall’estero… Buon Avvento. Che il Signore che viene non vi trovi abbioccati e ci porti esperienze e opportunità per (S)veglia..rci!

Un pensiero su “Prima Domenica Avvento -B

  1. Clod

    Buon Avvento !
    E’ un augurio più forte e consapevole del consolidato e tanto automatico, da risultare spesso fastidioso per la sua vuota formalità con cui viene porto, Buon Natale!
    E’ un richiamo, nel silenzio della notte: Shomèr ma mi-Ilailah (Isaia 21,11)?
    Quanto resta, sentinella, della notte?
    Al vaccino poche settimane, ma alla FINE della notte?
    Quanto manca alla nostra alba, quella vera?
    Ci affanniamo per aggiungere qualche anno, forse solo qualche mese o un paio di settimane alla nostra vita e magari, come diceva Woody Alleen, in quei pochi giorni aggiunti “…piove”.
    Buon Avvento è un augurio che, se ti scende davvero nel cuore, ti sussurra che si può cambiare la propria vita… in vero bene e per sempre .
    Ma chiede attenzione e “deserto” per lasciarsi afferrare.
    Non è una strombazzata…è un “polline di suono” (Clemente Rebora).
    Buon Avvento!

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