Ia Domenica di Quaresima – B ’21

 Dal Vangelo secondo Marco 1,12-15

In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

Come “ciucciare” un osso: non c’è molto di più. Matteo e Luca raccontano un sacco di cose intriganti e dettagli quasi precisi rispetto a questa versione di Marco. Sembra quasi che lui voglia restare essenziale, non distrarci, ricordando solamente che Gesù è stato nel deserto e lo Spirito Santo era presente. Da lì poi ha iniziato la sua vita pubblica, il suo ministero, il motivo per cui è venuto qui: annunciarci un Padre=buona notizia. (quello che poi noi abbiamo trasformato nel Signore della religione!) Verrebbe in mente la “querelle” di traduzioni circa il Padre nostro. Come va col dire “non abbandonarci alla tentazione”? Che volto di Dio preferite, quello che ci induce (porta dentro) o che ci abbandona alla tentazione? Quello che provoca e mette alla prova o quello che se ne frega e magari ride mentre cediamo? Bella questione. Ampia soprattutto. Mi piace seguire chi piuttosto ha lavorato sul termine tentazione, scoprendone un significato un po’ diverso: prova. Non metterci alla prova. Del resto lo fece con Abramo, col popolo di Israele per 40 anni a zonzo nel deserto, con Giobbe… Quindi ci sta. Quasi che conoscendo la nostra fragilità, non volessimo cedere. “La ricchezza e la molteplicità di valenze della prova biblica, emersa negli esempi appena descritti, possono esser riassunte in un duplice fine: verifica e purificazione della fede/obbedienza in Dio. Se il Signore la permette, non è per ostacolare o indurre al male l’uomo, quanto piuttosto per favorire in lui un’adesione di fede pura e coerente.” (Gasparro, biblista) Insomma, qui si alza l’asticella. La quaresima servirà a quello? io la boicotterei… che bello sarebbe: niente quaresima, basta! Facciamo una sosta e mettiamo tutto il tempo che abbiamo pers.. ehm, impegnato a preparare furibonde quaresime volontaristiche di privazioni e fioretti (cartelloni, sandali, sabbia, spine, sacrifici)…a sviscerare il ruolo della Pasqua e della risurrezione per la mia vita, per applicarle ad una comunità… 6 domeniche di Pasqua contro le 4 di quaresima. Lo ridirò fino alla morte: perché un una volta invece di preoccuparci di cenere e quaresima, non ci disponiamo a vivere la Pasqua per me? Allora alziamo l’asticella, priviamoci del cioccolato o della carne e quel che è, ma basta che dall’altra parte del mio sforzo ci sia Gesù: non come bigliettaio che applaudendomi mi dà il bollino del bravo cristiano…ma come un fratello che mi aspetta, dice “bravo, hai fatto? bene, andiamo su…abbiamo strada da fare, dentro di te, ascoltati, sei risorto.” Grazie, Gesù, che bello…son stato forte”. “Si, va ben ma ti va di capire finalmente che significa?” – “Si, JC; grazie!”. “Ok, te lo spiego, aspetta un attimo che prendo un cartellone!”.

Battutaccie a parte: auguro a tutti una quaresima di messa alla prova della nostra fede, un po’ come Faber fa con i dieci comandamenti …. per poi alzare la testa e scoprire ..l’amore ..dietro di tutto.

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