VIIIa Domenica t.o. ’22 durante Cristo

Bocca di Rosa, Faber… Si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio, si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio. 

Che consapevolezza hai di te stesso? ti metti mai in discussione, accetti di essere fallibile, imperfetto, umano?

Due ciechi

quando hai un incarico di responsabilità, parroco, religiosa, sia come animatore, capo, catechista…ma anche come genitore, fratello o sorella, collega di lavoro…sei sicuro di vederci bene? Che consapevolezza hai dei tuoi limiti, della tua umanità, del bisogno di apparire o sentirti riconosciuto, sei di quelli che devono sempre essere al centro di tutto e dicono “o a modo mio o non si fa nulla”, che sceglie di non collaborare e chiudersi nella confort zone, ti conosci, ti accetti per quello che sei, senti in te delle spinte a comportarti in un certo modo, apparire, sei sempre nel carro del vincitore? hai sempre ragione tu? sai sempre dove andare e perché 

Trave e pagliuzza

Sai ascoltare quello che vivi? Rischiamo spesso di dimenticarci di quello che siamo o siamo stati, sentendoci giusti e dandoci sempre ragione; il problema son sempre e solo gli altri e quindi io posso accorgermi, accusare, deridere, correggere, far notare ma sempre e solo con l’accetta, tajar tabarri…mi sento così giusto e bravo, quando lo faccio, mi sento in missione per conto di Dio perché se non le dico io queste cose…e ci sentiamo così bene quando critichiamo l’altro, più lo abbassiamo più ci innalziamo. come i bulli…

Frutti 

Parole parole parole, cantava Mina… soltanto parole… ma le scelte che compi? magari senza esser visto o dirlo a tutti? di cosa profumano? Il rischio poi è spesso quello di non accettarsi per quello che si è, perdendo tempo nell’invidia o la gelosia verso l’erba del vicino che appare sempre più verde. Riusciamo ad essere semplicemente la migliore versione possibile di noi stessi, qui e ora?

Che c’entra col Vangelo? dove sta la buona notizia? è interessante che Gesù ai discepoli e alla folla raccomandi proprio questo, non solo la preghiera e le devozioni, anzi! Ha a cuore una qualità da dare alla relazione con sé stessi e con gli altri.

Mediata da un atteggiamento di umiltà, ma anche di fiducia e pazienza, disponibilità ed elasticità.

Sa forse che cercando di vivere così, si vivrà meglio e in armonia… e che queste cose spicciole son il primo biglietto da visita con cui presentarci come cristiani e tra collaboratori in parrocchia… altrimenti non solo non accetteremo consigli ma continueremo a dare cattivi esempio.

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