Va di Quaresima – Anno C

“Dio è quella parte più profonda di me in cui io riposo.
L’unica cosa che possiamo salvare di questi tempi e anche l’unica cosa che veramente conti è un piccolo pezzo di te in noi stessi, mio Dio.
E forse possiamo anche contribuire a disseppellirti dai cuori devastati di altri uomini.”
Diario 1941-1943   Etty Hillesum,  Adelphi, 1985.

Unknown

Ricordo che sono molto graditi commenti sulla Parola ascoltata: mi permetteranno un ascolto sinfonico della stessa per preparare un’omelia più aderente alla realtà! Cerca di crearti un attimo di silenzio per preparare il cuore.. per lasciarti incontrare da Gesù.
INVOCA LO SPIRITO SANTO perchè sia Lui ad aiutarti a sintonizzarti con la Parola.
Altrimenti sarà come leggere dei bei fumetti..
Prova a ripetere a mente alcune volte l’invocazione allo Spirito Santo “Vieni Santo Spirito.. prega in me”
Leggi almeno un paio di volte il brano e chiediti alla fine cosa ti colpisca, quale volto di Gesù ti offra, come tocchi la tua vita.. come questo messaggio possa diventare attuale nella tua esistenza.. come appello, impegno, speranza, conforto..

Lettura dal Vangelo di Giovanni 8,1-11
Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

Questi scribi e farisei.. non si stancano mai. Domenica scorsa ricordammo ancora il sapore buono della parabola del Padre Misericordioso..
Oggi c’è un altro incontro: Gesù e la donna adultera. Gli tendono un tranello. Cercano di incastrarlo in un vicolo cieco. O rispetta la legge ed educa altri a fare altrettanto oppure non è quello che perdona e accoglie.. ecc. ecc.
Insomma.. qualsiasi strada prenda lo potranno incastrare.
Lui se ne esce da signore. In tutti i sensi.
Secondo alcuni biblisti questa pagina faticò molto a far parte dei testi canonici della Bibbia, agli inizi. Venne più volta tolta o strappata. Sintomatico: presentava un volto di Gesù troppo scomodo. Non si poteva accogliere un Gesù che non condannasse. Dove il male e il bene, allora? Basta far quel che si vuole? Incredibile.
Hanno beccato lei in fragrante: non ci sono attenuanti, va lapidata per osservare le legge. Peccato che di lui, del suo uomo.. chissà perchè a quello non succede mai nulla? Non era la prostituta pentita, quella si trova in Luca; questa è una donna colta in adulterio. Non credo fosse particolarmente pentita della cosa.
Gesù si mette a scrivere per terra.. mai nessuno ha capito.. e per fortuna mai si capirà.. il senso di tale gesto. Eppure quella frase sibilata con coraggio apre un varco nella storia. Un prima e un dopo. Gli siamo tutti debitori.
“Donna” gli dice Gesù, quasi a ridarle la dignità che le era stata levata da quel gesto di prenderla ed esporla senza ritegno alla pubblica piazza.. “Donna”.. quasi a dire: prima sei donna.. poi ti chiami.. o hai fatto, fai..
“Neanche io ti condanno”: non vuol dire “continua a fare quel che vuoi che va bene, se te la senti approfittane, se lo ritieni giusto va bene così”..
Non gli dice: “per questa volta non ti condanno”. No. “Non ti condanno”: ne oggi, ne domani, ne mai. Gesù rifiuta il gesto della condanna, in pieno.
Questa pagina del Vangelo oggi non disturba meno di ieri. Non lascia tranquilli coloro che continuano ad arrogarsi il diritto, dal fortino inattaccabile del loro perbenismo, di scagliare pietre non più con la mani ma sotto forma di diffamazioni, isolando, pronunciando giudizi severi, alimentando diffidenze, diffondendo pettegolezzi e insinuazioni, dubbi.. Gesù non tollera che qualcuno scagli queste pietre dolorose e crudeli contro chi si regge a stento sotto il peso dei propri errori.
Il Vangelo è tutto qua.
Nemmeno aspetta che la donna dica qualcosa: come il figlio prodigo di domenica scorsa. Mica si è pentito. La donna non ha detto ne che ha sbagliato, ne che non lo farà più.
Gesù è su un altro livello.. quasi a dirle.. smetti di rovinarti la vita. E’ preziosa e bella, non la sprecare in questo modo, mendicando qualcosa che non riuscirà mai a saziarti del tutto.
Accoglie il peccatore, distingue il peccato: cerca il cuore della persona. Prima o poi lo capirà.

6 pensieri su “Va di Quaresima – Anno C

  1. Mr. Luigina

    Spirito Santo, rendimi capace di piangere il peccato, di accogliere gioiosamente il perdono e di saperlo donare generosamente. Amen!

  2. Gianmarco

    La misericodia e’ l’amore divino , incomprensibile , misterioso.
    Il perdono di Dio e’ misericordioso , il peccato e il pentimento sono umani.
    C’e’ un filo che collega questa misericordia infinita con il peccato umano , un peccato che e’ da sempre presente nella superficialita’ umana , che’ e’ invidia , arroganza , superbia , malignita’ voluta dallo spirito del male che desidera possedere le nostre menti. Ma abbiamo un’anima che possiede una luce sempre accesa , magari piccola…ma esiste. E’ quella luce che e’ li dall’inizio dei tempi , voluta da Dio e che resta accesa con l’intercessione dello Spirito Santo e che aspetta incondizionatamente di essere vista da ognuno di noi.
    Sarebbe troppo facile pensare di poter fare tutto quello che si vuole con l’idea che tanto il Signore ci perdona…non e’ cosi’…il Signore si ci perdona sempre ma il pentimento sta dentro di noi e nasce dall’intima visione della luce che illumina poco o tanto la nostra anima. Il Signore questo lo sa bene , non possiamo certo prenderlo in giro , ci concede sempre il perdono misericordioso ma sta al nostro libero arbitrio renderci consapevoli che il vero perdono parte dalla nostra volonta’ che deve tendere a quella luce divina.
    Possiamo si fare quello che vogliamo , nel bene e nel male , poi presto o tardi la nostra coscienza , se ne avremo la grazia , ci dara’ sempre consapevolezza delle nostre azioni.
    Il perdono e’ una grazia cosi grande che il Signore attraverso San Francesco d’Assisi ci ha regalato il giorno del perdono che e’ il 2 di Agosto…e adesso ci ha dato Papa Francesco a cui e’ tanto caro il pensiero della divina Misericordia e quindi del perdono.

  3. Andrea

    “Chi é senza peccato scagli per primo la pietra contro di lei…” Una frase che, allora come oggi, ti costringe ad essere onesto con te stesso. Ti costringe, il più delle volte controvoglia a fare i conti con le tue incoerenze, i tuoi tradimenti, le tue prepotenze. La sento come una frase che ti costringe all’umiltà. Purtroppo ho in mente tutte le situazioni quotidiane in cui ti ritrovi tuo malgrado, ma anche no, a fare la parte dello scriba e del fariseo e sei convinto, in quei momenti, di non commettere niente di male anzi… “stiamo facendo solo conversazione!”
    “Nessuno ti ha condannato, neanche io ti condanno… non peccare più!” Che bel esempio di pedagogia… Non ti sto giustificando, non ti sto invitando a continuare nei tuoi sbagli, ti sto dicendo che non ti giudico ma, ti dico che quello che fai è sbagliato per te. Io sento un grande amore in questa frase, in questo atteggiamento di Gesù. Si, veramente un grande, autentico, sincero e onesto amore per lei e per noi…fragili uomini.

  4. maria

    GIOVANNI 8,1-11
    al versetto 6 “cupto”= accucciato, piegato verso terra
    al versetto 7
    “”anècrupsen”= verbo derivato da crupto= alzare la testa
    versetto 7
    “catacrùpsas”= verbo derivato da crupto= piegare la testa
    di nuovo al versetto 10
    “anacrùpsa”= uguale a sopra = alzare la testa

    si parla di testa e non di fisico. Come ai bambini quando si vuol fare un discorso serio si parla alla loro altezza, così Gesù si abbassa alla nostra umanità

    maria

  5. r

    e non peccare piu’ …
    mi si blocca il respiro al pensiero del pesante silenzio che ha avvolto questa donna …la’ in mezzo a farsi giudicare da quattro uomini del c….lei che era stata tradita per ben tre volte …dal suo bisogno di amore ,dal marito che non aveva saputo amarla ,dall’amante che non ha saputo proteggerla ,si sente dire …non peccare piu’…essendo gesu’ ad aver pronunciato queste parole …sono certa che dietro vi sia un dono d’amore …quello che ti permette di non peccare piu’ .

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