“Ma adesso che viene la sera ed il buio
mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti:
io nel vedere quest’uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l’amore”.
(Il testamento di Tito” – F. De Andrè)
Ricordo che sono molto graditi commenti sulla Parola ascoltata: mi permetteranno un ascolto sinfonico della stessa per preparare un’omelia più aderente alla realtà! Cerca di crearti un attimo di silenzio per preparare il cuore.. per lasciarti incontrare da Gesù.
INVOCA LO SPIRITO SANTO perchè sia Lui ad aiutarti a sintonizzarti con la Parola.
Altrimenti sarà come leggere dei bei fumetti..
Prova a ripetere a mente alcune volte l’invocazione allo Spirito Santo “Vieni Santo Spirito.. prega in me”
Leggi almeno un paio di volte il brano e chiediti alla fine cosa ti colpisca, quale volto di Gesù ti offra, come tocchi la tua vita.. come questo messaggio possa diventare attuale nella tua esistenza.. come appello, impegno, speranza, conforto..
Lettura dal Vangelo di Luca 23, 33-49
Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno». Poi dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte.
Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
No dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà.
Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo, spirò.
Visto ciò che era accaduto, il centurione dava gloria a Dio dicendo: «Veramente quest’uomo era giusto». Così pure tutta la folla che era venuta a vedere questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornava battendosi il petto. Tutti i suoi conoscenti, e le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, stavano da lontano a guardare tutto questo.
Oggi, Domenica delle Palme, in tutte le chiese del mondo verrà letta la Passione secondo San Luca. Sono alcuni capitoli, un testo come sapete molto lungo e quindi non li riporto.
Va ascoltata e meditata con calma.
Un crescendo, quasi come in un film, di episodi, vicende, dialoghi, immagini, volti..
Porto nel cuore la speranza che ciascuno possa ascoltarla e meditarla alla messa di domenica o trovare un quarto d’ora con Vangelo in mano per prepararsi a questa Pasqua restando in ascolto. Sono tra i testi fondamentali della nostra fede.
Detto questo mi permetto di condividere soltanto due frasi: personalmente mi hanno scavato dentro e lasciato nel cuore un segno di pace, perdono e serenità.
Le collego a dei momenti precisi della mia vita e le porto nel cuore.
La prima vede Gesù appeso alla croce, tra i due ladroni: ultimo con gli ultimi, con gli infami rifiutati da tutti..
Da li pronuncia una frase che non posso non sentire in sintonia con il volto di Gesù di domenica scorsa, quando alzando il capo e guardando la donna adultera le dice che nemmeno lui la condanna..
“Padre, perdona loro perchè non sanno quello che fanno”
Magari potessi sentire di più che Dio è dalla mia parte, al mio fianco e mi aiuta a guardare alla mia storia e a quello che sto vivendo con questo desiderio nel cuore. Non di giudicare, condannare, arrabbiarmi.. ma comprendere e dire la stessa cosa.. di sentire nel cuore la stessa compassione.. guardare a queste persone e dire.. “non sanno quello che fanno”.. non sapevano quello che facevano.. mentre.. bestemmiavano, colpivano, ferivano, insultavano, picchiavano, accusavano, chiacchieravano, rovinavano, prendevano in giro, rifiutavano.. il resto dell’elenco, se vi va, continuatelo voi.. o fissatevi su un verbo, cioè su una azione precisa che sentite vi possa scatenare dentro qualcosa.. per qualcuno..
La seconda frase è “Oggi sarai con me in paradiso”.
Tutto e subito.
Senza “ma” e senza “se”..
Come gli dicesse: guarda che non me ne frega niente di chi sei e di cosa hai combinato. Oggi sarai con me in paradiso. Ne domani, ne quando ti sarai pentito, ne quando avrai chiesto scusa o rimediato.. ne.. Oggi!
Noi non vorremmo la stessa cosa? che facesse finta di niente.. anche noi siamo appesi a qualche croce.. che sembrasse non farci caso.. e ci desse molto più di quello che abbiamo anche solo coraggio di chiedere.
A lui, buon ladrone, a noi.. basterebbe un ricordo, un segno, un post it col nostro nome sulla Sua scrivania: Lui, invece, ci da tutto.
La faccia tosta di chiedere, di osare, di bussare.. ben sapendo che se era in quella croce.. dei buoni motivi ci dovevano essere stati.. ma..
Spero che queste due veloci condivisioni ci aiutino a “imparare l’amore”..
COMMENTA!
Sarà molto bello se avrai piacere di condividere ciò che l’ascolto della Parola ha suscitato in te.
Ti prego di farlo direttamente a questo link come “commento”.
Donati un po’ di tempo PER TE STESSO, per fare silenzio, per staccare, per lasciarti raggiungere Una buona volta, senza scuse.. per la bellezza, per “gli ultimi”, per DIO.. un abbraccio e.. prega per me!
Grazie, don mt
Premetto che in questi giorni, mi sento proprio messa su quella croce! Mi spiego, sono mamma, moglie, amica, lavoratrice, ecc…. Alle volte mi piacerebbe riuscire a trovare del tempo per me stessa, quel tempo da potermi dedicare per ascoltare quello che mi dice il Signore, quel tempo per stare in ascolto, quel tempo che una volta riuscivo a trovare quando si andava ai favosi “esercizi spirituali” (per chi li ha fatti). Ricordo che venivo a casa veramente sollevata, rincuorata, energizzata… non avevo bisogno di una “spa”. Mi piacerebbe veramente riuscire a incontrare Dio ed abbandonarmi a lui, lascirmi andare, lasciarmi coccolare dalla sua parola..
Vorreri veramente sentirmi dire “oggi”!
A tutti una serena Pasqua e che veramente l’ulivo entri nelle nostre case!
Anch’io sono stato catturato dal “buon ladrone” che rimprovera l’altro che tenta l’ultima disperata carta per salvarsi la pellaccia. Mi chiedo cosa sarà passato nella testa e nel cuore di questi. Secondo me sicuramente qualcosa era cambiato nel suo cuore, nel momento più drammatico aveva capito; non chi era Gesù ma chi era lui e cosa aveva fatto per essere li. Quel rimprovero al suo compagno sa tanto di redenzione, di purificazione di accoglienza di Dio, di cuore di pietra che diventa cuore di carne e anche… di umiltà e onestà di riconoscere le proprie colpe. Forse in quel «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno» c’è anche un’implicita richiesta di perdono. Questo ladrone, nell’ultima ora della sua vita, si rivela o scopre di essere un “uomo” vero, autentico e onesto con sé stesso e con gli altri e verso gli altri. Credo anche che la risposta di Gesù gli abbia fatto vivere, paradossalmente, il momento più felice della sua vita. Chissà se si sarà sentito più sollevato, amato o rincuorato. Se l’incontro con Dio e suo figlio riesce a trasformare un uomo così nella sua ora più drammatica anche per noi allora vale quest’invito. Gustiamoci e abbandoniamoci a lui. Buona Pasqua!