“(..) Venite gente vuota, facciamola finita, voi preti che vendete a tutti un’altra vita: se c’è come voi dite, un Dio dell’infinito, guardatevi nel cuore, l’avete già tradito (..)”
(Cirano – Francesco Guccini)
In ascolto del Vangelo di Luca 20, 27-38
Gli si avvicinarono alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
I Sadducei erano una specie di “setta” molto religiosa.. devota, pia, osservante.. ma avevano alcune “riserve” sulla risurrezione.
Vengono citati spesso per questo. Anzi.. direi solo per questo.
Qualcuno da in fondo potrebbe gemere un.. “ma la risurrezione non l’ha mica inventata Gesù Cristo”? Nein! No! Niet!
Tracce di risurrezione compaiono minimamente già nel nuovo testamento.
Certo con modalità diverse.. magari ci ricordiamo le piramidi egiziane, alcuni culti greci o pagani, le divinità romane e ancora greche.. e tanto altro.. oppure possiamo boffonchiare qualcosa sulla reincarnazione.. oppure.. “in un altra vita farò lo scrittore o il punk o mi piacerebbe rinascere donna.. o uomo.. o.. ”
(fosse possibile, potendo scegliere, mi piacerebbe essere un trombettista jazz.. o un poeta bohemien)
Magari a volte ci siamo sentiti dire che si percepiva la sensazione di aver già vissuto forse in una vita precedente quanto stavamo vivendo.. una sorta di intenso deja-vù esistenziale..
Forse qualcuno si è accorto di quanti pochi sms si ricevano a Pasqua per gli auguri piuttosto che a Natale.. in cui si è invasi di mille contatti.. facilitati dalle Christmas Card.. in promozione.. augurare Buona Pasqua… (anche se ci stanno rubando un po’ pure quella a furia di uova, coniglietti, cioccolato e rondini che volano coi ramoscelli di pesco o ulivo…) è sempre un po’ difficile.
Ma noi che ne pensiamo della risurrezione? Davvero risorgeremo? Che facciamo quando si parla di morte? Cerchiamo solo gli spiccioli in tasca? Che significa vivere la vita eterna? Eterna = mai iniziata. Da sempre e per sempre così.
Quindi quella che stiamo vivendo è, come disse Lucio Dalla, solo il primo tempo.
Dopo la morte arriva il secondo tempo.
Allora.. siamo anche noi un po’ Sadducei?
E che significa risurrezione della carne, dei corpi.. come si farà a risorgere coi nostri corpi? E i morti carbonizzati o spappolati? E davvero ritroveremo tutti? Potremo sentire Jimi Hendrix suonare ancora, salutare Senna, osservare Picasso dipingere, ascoltare Shakespeare comporre un nuovo dramma e dare due sberle a.. (a chi le dareste?.. e tanto tanto altro.. lo so..)
Non potremo più morire.. saremo uguali agli angeli, saremo figli della risurrezione..
Giovanni nel suo Vangelo di dice che Gesù ci ha assicurato che per ciascuno di noi è preparato un posto.. tutto nostro..
Tutti vivono per Lui.. attraverso di Lui..
Lui è il “mezzo” per vivere in eterno.
La relazione con Lui diventa il luogo dove, qui e adesso, (mica voglio vivere qui in apnea perchè tanto andrò in paradiso.. no! E intanto?)
Qui e adesso fare esperienza di una vita bella, intensa, saporita, liberata, da risorti..
Pausa musicale?
In cosa per te è risorto?
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Se ci fosse una sola stella nel cielo,se ci fosse un solo albero in tutta la valle e un solo fiore sempre bianco,un solo amico al mondo anche allora sapremmo che Gesù è risorto.Grazie Bruna
Ho ascoltato l’ MP3 dell’omelia di Papa Francesco in Santa Marta di ieri 8 novembre 2013. Il commento alla frase: ” Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza” mi è parso a dir poco superficiale, ovvio, anche se, come sempre, politicamente corretto: “Eh sì, questa è una lode alla tangente! E l’abitudine della tangente è un’abitudine mondana e fortemente peccatrice.” . Ricordo l’interpretazione del passo evangelico da parte di un giovane sacerdote, insegnante di religione, a proposito della lode del padrone all’amministratore disonesto.
L’amministratore si pente e quando fa lo sconto ai debitori, lo sconto corrisponde alla propria tangente; per questo il Padrone lo loda : loda il suo pentimento, che lo reinserisce nella comunità, alla quale potrà in seguito rivolgersi in caso di bisogno.
Quando l’ho sentita, ho percepito nella spiegazione un alito di carità.
Dall’omelia di Papa Francesco ho percepito solo un fondo di livore che mi ha turbato.
fratelli figli mogli mariti …come angeli nel cielo …auguri a tutti voi …parole di pace …