Ma io vi dico.. – Omelia VIIa T.O. 2014 – Anno A

Siate perfetti? Ma nessuno é perfetto, si sa. Sappiamo invece che ci si ammala di perfezionismo.. ansia, nevrosi, stress, manie..

Come si fa ad essere perfetti? Solo Dio lo é, no? Mica siamo Dio.. si dice e fin qua tutto giusto, ma proseguiamo nel ragionamento e chiediamoci: ma in cosa Dio é perfetto? Non sbaglia mai? Uno perfetto per noi é uno che fa tutto giusto. Dio fa tutto giusto, tutto bene, alla perfezione. Ma cosa fa? E poi non dice “quanto”, quantità.. ma “come”.. siate perfetti come.. la qualità..
Allora le cose si fanno interessanti e possiamo abbassare un po’ la guardia. Dio perfetto. L’unica cosa che Gesù ha cercato in lungo e in largo, a costo della vita, di annunciarci é che Dio é padre e le nostre idee e immagini di Lui devono essere evangelizzate. Un padre.  Ma un padre in cosa é perfetto? Nell’amore ai propri figli, no? Dio allora é perfetto nell’amore.

Cos’è sto amore? Sono gesti. Amare é uno stile da avere, non una prestazione (quantità) da erogare. Gesù lo spiega come ama Dio.. il resto son idee nostre.
Amore significa misericordia, perdono, unione, carità, premura..

Voi dunque siate perfetti, dice Gesù. Qualche settimana fa ci scosse dicendoci “siete” il sale della terra e la luce del mondo! Come coscienza e responsabilità. Oggi un “siate”, cioè un desiderio da avere, un orizzonte verso cui tendere. Essere perfetti..amare alla nostra massima possibilità. Siamo perfettibili, cioè tendiamo al portare al nostro massimo possibile quel che siamo!  E’ difficile? Certo, é la nostra missione di ogni giorno. Non vive così, del resto, un genitore? Ogni giorno dobbiamo riscoprirci padri e madri.. come pure figli che vogliono crescere in questo amore.

Ma in quel “siate” Gesù oltre ad un desiderio e a un orizzonte ci offre anche sostegno e una guida. Parla al plurale ai discepoli e a ciascuno di noi. Quel siate trova nella chiesa la propria origine e il proprio fine. Vi viene in mente nulla?

Pensate a quel passaggio della preghiera eucaristica, poco prima del Padre nostro.. quella frase che cerco sempre di scandire piano perchè fa bene al cuore pronunciarla e sentirla dire: ”ricordati Padre della tua chiesa, diffusa in tutta la terra.. rendila perfetta nell’amore.”
Rendila perfetta nell’amore!

E’ un desiderio allora, un orizzonte ma anche una speranza che si fa preghiera. Chiediamo in tutte le messe al Padre di sostenerci, di essere una chiesa perfetta nell’amore. Vale a dire:

* ricordarci sempre che siamo qui come Chiesa e non come cristiani singoli o peggio ancora, come fazioni. Che la Chiesa prima di essere il vaticano, la gerarchia, siamo noi. Rischiamo sempre di vedere a Roma la sede del potere politico e religioso..a volte anche solo come delega o sospetto. Qui noi possiamo far cambiare un po’ le cose! Nel nostro cuore e nella nostra coscienza!

*Che l’unica cosa che caratterizza il nostro essere Chiesa é l’amore. Saremo giudicati sull’amore, cfr. Matteo 25.. “avevo fame, sete, ero forestiero, malato, nudo e .. vi siete presi cura di me”, oppure ancora Giovanni.. “se sarete uniti vi riconosceranno..” la chiesa resta unita quando si ama. Si ama per restare unita. Come in una famiglia, no? Quando inizia a mancare amore salta l’unità, arriva la divisione tra papà e mamma o tra genitori e figli.
E sappiamo quanto questo sia impegnativo.. questa perfezione perchè questo amore é tanto bella come parola quanto scomoda: amare fa rima con andare d’accordo, collaborare, perdonare, sacrificarsi, unire, perseverare, sperare.

E’ uno stile di vita da fare proprio e vivere giorno per giorno: non sono messe e preghiere o cose da fare. Nella 2a lettura Paolo ai cittadini di Corinto ricorda, che questo nostro stile agli occhi del mondo é stoltezza quasi a dire che da sempre essere cristiani non é ne facile ne compreso. Quanto é attuale. Avete inteso che fu detto.. ma io vi dico.. son due domeniche che il Vangelo ci ricorda che noi cristiani siamo chiamati ad andare oltre quel che intendiamo normalmente.. il “si dice, si pensa, fan tutti così, mi va bene, che male c’è.. alle mentalità più spontanee e immediate”.

Ma io vi dico.. certi valori e stili di vita, oggi, sono davvero solo cristiani.. e agli occhi di certa mentalità sono follia, stupidità, roba vecchia..
Eppure certe cose ad esempio sull’economia, sul lavoro, sulla distribuzione delle risorse.. la Chiesa le aveva dette anche cento anni fa.. o sull’educazione, il valore della vita e la famiglia almeno da decenni ma nessuno le ha dato credito, perchè é la chiesa e non deve permettersi di uscire allo scoperto e dalle sacrestie! Ma noi non ci spaventiamo! Paolo conferma i Corinti con una affermazione potentissima: “Ma voi siete di Cristo..” essere cristiani, carissimi, é questo.
Essere di Cristo. Non religiosi o credenti. Di Cristo! Non sudditi o dipendenti, ma liberi e liberati come fratelli e sorelle, in un rapporto adulto con Lui che ci da amore, forza, senso e direzione.

In forza di questo ci fidiamo e superiamo noi stessi nell’amore, da figli di quel padre perfetto, tutte le volte che cerchiamo di vivere questo stesso amore e siamo felici: accogliere i nostri nemici, salutare tutti, magari per primi, pregare per quelli che ci perseguitano, non voltar le spalle a chi ha bisogno, desiderare di perdonare.. questo sia il nostro stile. Questo sia il nostro desiderio, perchè noi siamo di Cristo. Lui ha dato la sua vita per noi e nell’eucaristia di oggi ci sostiene con la Sua Parola, ci perdona con la sua misericordia, ci nutre e riscalda con il suo corpo e sangue.. e mentre viviamo e celebriamo questa appartenenza ci scopriamo chiesa, comunità riunita nel suo nome, persone preziose, salvate, perdonate, accolte che solo per questo son chiamate a  portare salvezza, perdono, pace, unità.. siamo noi il cuore, lo sguardo nuovo, le mani con cui Cristo continuamente si rende presente nel mondo e tra la gente che, a volte senza nemmeno saperlo, attende una parola di speranza, uno stile nuovo per la propria vita. Siamo noi la chiesa, siamo noi di Cristo.

Preghiamo con fiducia e gratitudine allora perchè il Signore benedica e sostenga il nostro desiderio di essere perfetti, ma solo nell’amore, donandoci di sentirlo come nutrimento quotidiano della nostra esistenza, come suoi figli, fratelli e sorelle di Cristo.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.