(Tempo di lettura previsto: 6 minuti)

In ascolto del Vangelo secondo San Giovanni 6,37-40
In quel tempo Gesù disse alla folla: “Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno”.
Questa è una foto reale, fatta anni fa col cellulare.
La lapide rimanda a Mirko. Morto qualche anno fa di overdose, a poco più di trent’anni.
Si era concesso l’ultima pera dopo un felice e riuscito lungo percorso di recupero in comunità.
Forse per festeggiare l’imminente arrivo della primavera nella campagna di casa sua..
Forse perchè si sentiva rinnovato.. una sola.. che sarà mai.
Gli è stata fatale.
A lui il merito di avermi fatto amare Vasco Rossi fin dalle elementari.
Erano i primi anni ’80.
Quando passo in cimitero anche da lui per un rapido saluto questa frase mi rapisce e mi porta lontano.. e nel profondo.
Mi ci perdo.
“Da non avere domani”..
Gesù è con noi per non perdere nulla..
Siamo chiamati a contemplarci in tutto quello che Lui non deve perdere..
Tutta la nostra vita non andrà sprecata, in particolare i gesti d’amore. Con essi risorgeremo.
Con essi ci sentiremo vicini e vivi.
Soprattutto quelli anonimi, silenziosi, discreti, misteriosi, visti da nessuno, forse nemmeno dai destinatari.
Mi viene in mente un altra pagina del vangelo, quella in cui Gesù dice che nemmeno un bicchier d’acqua, offerto nel suo nome a qualcuno, andrà dimenticato.
Le nostre croci, i dubbi, fallimenti e fatiche, infedeltà e tiepidezze, insuccessi e depressioni, misteri e sofferenze.. nulla andrà sprecato.
Lo crediamo questo?
Chiunque vede e crede.. abbia: abbia non avrà. Abbia.. qui, subito.
Essere cristiani non è evitare la morte, ma guardarla da vincitore. Lei può vincere la battaglia del corpo.. rapendoci un nostro caro..
Ma la guerra l’ha vinta il Cristo con la risurrezione.. donandoci la certezza di un domani in cui ci troveremo ancora, squarciando il vuoto e il mistero dell’al di là, dando speranza e senso a quel che c’è dopo..
Saremo accolti finalmente in un giardino d’amore e pace..
Sarà un giorno talmente diverso da non avere domani.
Amen.
Donati un po’ di tempo PER TE STESSO, per fare silenzio, per staccare, per lasciarti raggiungere Una buona volta, senza scuse.. per la bellezza, per “gli ultimi”, per DIO.. un abbraccio e.. prega per me!
Grazie, don mt

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Il giorno del suo compleanno, un sacerdote ha detto così: “Un altro passo che mi avvicina al Regno”. Era proprio contento dicendo questa frase….così io son rimasta perplessa,perchè se è sicuro che moriremo, nessuno è tornato per dirci com’è questo Regno e non sappiamo neanche quando risorgeremo. Così mi lascio cullare da questa lettura del Vangelo e ci leggo che noi, che io per Gesù sono un dono, un dono dato da Dio. A Lui sono stata affidata, da Lui sono amata e Lui ha sulle sue spalle tutta la mia storia, la mia esistenza, le mie gioie, le mie fatiche. Ma è in tutte queste esperienze che io “vedo il Figlio”, tutte quelle esperienze che mi portano fuori da me,lontano dall’orgoglio, dal pregiudizio e mi avvicinano all’altro. Vedere non è sufficente, accorgersi non basta, bisogna credere, credere e credo che Lui è sempre con me e credo con speranza che Gesù mi riscusciterà, che ha saputo affrontare la morte, che l’ha preso in ostaggio solo da mezzogiorno alle tre del pomeriggio: dopo tre ore è cominciata la vita senza fine.
Preghiera
TI INCONTRO LA’
Nella profondità dell’essere,
dove nessun uomo o donna assomigli agli altri
e dove si può camminare a piedi nudi.
TI INCONTRO LA’
In ogni umile aurora, dove mi aiuti a essere
colui che avanza senza disperazione,
dove mi doni la forza di non soccombere alla tristezza e mi precedi su vie di pace.
TI INCONTRO LA’
dove il tuo sguardo mi guarisce dalla paura
che mi rende mediocre nell’amore.
TI INCONTRO LA’
dove è naturale la sincerità del cuore
e i miei giorni non si dissipano nella vanità,
nè i miei anni nella tristezza.
TI INCONTRO LA’
nella profondità dell’essere,
dove Tu e io siamo ciò che abbiamo sempre sperato, gesti e sincerità,finalmente amore.
(Luigi Verdi)
Un caro saluto
Buona festa e buona domenica,grazie
Roberta