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In Ascolto del Vangelo secondo San Giovanni 14,15-16.23-26
Se mi amate, osserverete i miei comandamenti;e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre.Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi.Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome,lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Per non so quale “disguido” liturgico, oggi riceviamo quasi gli stessi versetti di Giovanni di pochi giorni fa, quelli del camper, per capirsi.
Non ci spaventiamo. Non è un’errore ma solo una coincidenza. Trasformiamola in opportunità di riassaporarla e ruminarla ancora un po’.
” La parola di Dio e il cuore dell’uomo sono, l’una nell’altro, a casa propria. Più la Parola risuona, più il cuore resta sveglio. E più il cuore è vigile e attento all’ascolto della Parola, più profondamente penetra nel mistero dello Spirito. Il cuore è sempre più nutrito dalla parola di Dio. Più si fortifica così, più la Parola di Dio diventa chiara, più si fa limpida e svela i suoi tesori a colui che l’ascolta.
Questo confronto interiore tra la Parola e il cuore è chiamata meditatio nei testi antichi. Non pensiamo alla meditazione-riflessione nel senso razionale del termine, ma al suo significato primitivo che evoca la continua ripetizione, il paziente ruminare. Cassiano lo chiama volutario cordis , il cullamento del cuore, simile al rullio di una nave, dondolata dall’onda dello Spirito. Così il cuore culla in sé la Parola di Dio per appropriarsene lentamente. Nel medioevo si designava ciò con un’immagine sorprendente ma molto suggestiva: ruminari, “rimasticare” la Parola. Viene da pensare al pacifico e interminabile ruminare delle mucche che cullano il loro sogno all’ombra di un albero.
L’immagine è un po’ triviale, ma eloquente. Evoca il riposo, la quiete, una totale concentrazione, una paziente assimilazione.
Eccoci a un momento molto importante, che prelude direttamente alla preghiera. Infatti la Parola che giro e rigiro nel mio cuore non è una parola umana, morta e sbiadita . È la Parola stessa di Dio: un seme della vita, dunque, che può mettere radici e germinare; un carbone ardente che purifica e riscalda; una scintilla che basta per accedere il fuoco nel cuore come fosse un mucchio di fieno secco.”
P. Andrè Louf
Lasciamoci dimorare.. invadere.
non capivo la bellezza di questo brano …..
tutto stava nella fiducia dell uomo in un Dio
che ….si sarebbe preso cura di lui .
io …non ho perso la mia fiducia
in Dio …. ma nella chiesa ….
ossia negli uomini di DIO
.Penso che Gesù ci abbia fatto capire chiaramente cos’è il Regno di Dio,
senza bisogno di tante parole…è bastato il suo esempio :
dare,dare,dare….amore,amicizia,comprensione,misericordia,perdono,
guarigione…..fino a dare tutto se stesso.
A noi imitare,come possiamo,con quello che siamo,che abbiamo…
con il suo aiuto,non facendo affidamento solo sulle nostre forze che
spesso non bastano
Cerchiamo di farci “pane e pesce ” per condividerci con gli altri
la strada oggi è questa… nell’abbondanza di affetto, di abbracci, di tenerezza … sono convinta di questo perché non c’è cuore per quanto sporco e arido che non possa essere toccato dall’amore.. e noi portiamo amore nel nostro dna perché nostro Padre è l’Amore …sguardi ombrosi e irritati spesso nascondono l’esigenza di affetto che si è incrostata e cronicizzata a volte fin dalla fanciullezza. le folle che seguivano Gesù sentivano che lui amava.. sul serio, senza giudizio.. mi piace molto la parola compassione, cum patior che non è pietà ma empatia … quasi a prendere in braccio il nostro prossimo per alleviare le sue fatiche … Gesù è così .. se lo conosci così.. ti innamori di Lui .. che si è fatto pane per essere mangiato da noi ..un unione così coinvolgente così saziante così penetrante ..la sua genialità per toccarci fino alla profondità delle viscere e stare con noi oltre ..oltre e oltre con passione e abbondanza. Francesca
Nel vangelo di questa settimana
Vi sono diverse parole che mi hanno colpito .. Annunciare verità prendere ….da quel che e’ mio ….
In genere il vangelo rispecchia la mia vita … ma in questo caso …ammetto che non ho nessun piacere nel voler scoprire verità nascoste e se penso alla parola ..fedeltà a cui è stato dato un grande interesse… mi tornano alla
Mente… Giuda e Gesù durante la loro ultima cena..insieme….
E forse per la prima volta comprendo il lasciar andare anche ciò che si….ama ..
E concludo con parole di gioia e speranza.. ..perché per IL MOMENTO non siete capaci di portarne il peso .
Amen
Tutto quello che
Il padre possiede
E’ mio !
Sembra quasi che a
Parlare sia
Un bambino
Di quelli super viziati.
Non ho la minima idea
Di quello che dicano
queste parole …
Però mi fanno sorridere
Perché
Ho un immagine
Di Gesù molto forte
Uomo
Mite gentile
E posso dire
Che qualche
Volta…basta
La sua presenza
Silenziosa
A portar …pace ….
Io ho le mucche .
Un mio amico che crede
Solo nel Dio denaro
Ha letto la dolcezza
Nei loro occhi e poi
In loro ha osservato la calma
La tranquillità ..il fatto che
Si avvicinano senza paura..
Dopo alcuni giorni
Ha deciso di non
Mangiare più…
Bistecche .. E ogni
Volta che e’ incazzato
Pensa a loro …ad una vita…
Più …
Io leggo la bibbia tutti i
Giorni e una mattina
Ho dato ordine che venisse
Tolto loro il campanaccio …
Perché il din don mi sveglia ….
Mi e’ costata una fatica
Immensa capire che lo
Devono tenere per …sicurezza …
Ecco … Io credo in quel
Dio che …parla a …tutti o
Meglio nella parola che fa ..amare…
Ciò che e’..bello .
un tuffo nella mia infanzia trascorsa in montagna con la nonna, fantastica l’immagine della mucca che rumina e rumina quell’Erba, la assapora lentamente,senza fretta nel silenzio, così anch io vorrei assaporarmi la su Parola tranquillamente , e far in modo che dimori in me, che sia viva nel mio cuore così che possa trasmetterla alla mia famiglia e a chi incontro ogni giorno. Grazie don Matteo per le tue riflessioni, che toccano sempre il cuore!
Dio che dimora in noi,anche se non abbiamo da offrirgli che
una povera capanna o ancora meno,
Dio che ci bene-dice,Lui a noi!,dice bene di noi,anche se noi
spesso ci dimentichiamo di dire bene di Lui,
Dio che ama per primo,incondizionatamente,appassionatamente,
infinitamente…..
Mi sembra di conoscerLo per la prima volta,di non aver mai
sentito parlare così di Lui,di Gesù,dello Spirito Santo!
(A proposito ,invocarlo per un aiuto funziona!…)
Lei,don Matteo, ce lo sta rendendo “concreto”,reale,questo Padre,
ce lo fa amare,desiderare…ce lo rende vicino,quasi palpabile.
Ci dà la possibilità,il privilegio di poter leggere,non solo ascoltare
la Parola,e poi… commentata dalle sue parole,che ce ne facilitano
la comprensione,che sottolineano sfumature,che suscitano
emozioni…che ci fanno capire che per amare ed essere amati
non occorre essere perfetti,basta essere se stessi,
che c’è sempre la possibilità di una con-versione (anche a U,
se occorre),che la volontà si fortifica con l’impegno,
che l’amore fortifica la volontà,..e rende più bella la vita!
Penso che tutti quelli che leggono le sue Gocce e le Omelie
ne traggano vantaggio e che tutti assieme dobbiamo
bene-dire lei e Dio per avercelo regalato…..
Grazie e buon lavoro!
Maria G.
Mentre sono
Ancora
Presso di voi …
Con noi insieme a noi
Vicino a noi …
Oggi ..voglio
Pensare che queste
Parole hanno
Un tempo che
Non finisce mai …
E consolino
Il mio cuore …
Ferito dall abbondono
Dalla morte
Da chi va e non fa ritorno …
Ecco
Un abbraccio a chi rimane
Che …c e sempre…
qualcuno
Da ..amare…
Amen