Essere cristiani? è tutto qui: credere, sperare, venire a messa, la vita di una parrocchia, i vari servizi pastorali, vanno tutti riletti da qui. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini».” Scomponiamo questa frase, basta e avanza per questa domenica: diventi spunto, programma e verifica di un lavoro pastorale, anima e respiro di un cammino comunitario:
Venite: è la dinamica della fede, non stare fermo, seduto sulle tue quattro idee religiose, fede è alzarsi, continuare a camminare, ripartire, aggiornarsi, è relazione viva, perché è vivo Gesù Cristo Risorto e noi siamo chiamati a vivere con Lui e di Lui, non a sopravvivere; non è un pacchetto confezionato di cose da credere ma una strada da percorrere, un modo di essere; venite significa fidatevi, mettetevi in discussione: riflettere e dire “non c’ho niente da perdere” e “magari ne varrà la pena”. Significa lasciar lì le reti delle nostre fragili sicurezze, le scuse con cui ci nascondiamo, le giustificazioni da bambini, la paure di perdere qualcosa. Significa, come Gesù ha appena detto, “convertirsi”, cambiare strada! lo ripeterà tante volte nel vangelo.
dietro a me: ci dà 1 posizione e 2 direzione. Essere cristiani non significa essere bravi, buoni, disponibili, generosi. Abbiamo stravolto il messaggio cristiano trasformandolo in un manuale di comportamenti, in un banale galateo, si fa, non si fa. No! Abbiamo diluito la fede nel risorto in devozioni, pratiche religiose e valori. Ci scaldiamo dicendo che è essenziale il rispetto. Certo, ma Cristo non ha mai parlato di rispetto. Solo e sempre di amore. Non ha mai detto di rispettare e tollerare le persone ma di amarle. Essere cristiani non è qualcosa da fare: significa innanzitutto camminare dietro a Lui. Pensiamo quando a Pietro, Gesù dirà la stessa cosa chiamandolo Satana…perchè continuava a pensare a modo suo. Andargli “dietro”: come il capo cordata in montagna, la guida nel paese straniero che stiamo visitando. Lo segui per non perderti, per non sprecare tempo, per apprezzare il posto dove ti trovi. E’ Lui il faro, la luce, come nella 1a lettura. Ma ci si deve far addomesticare e mettere in cammino. Con me imparerai a vivere come me, significa fidarsi che sia Lui la risposta a tante nostre domande, inquietudini, paure e bisogni. La nostra umanità fragile, sola e ferita trova nel confronto con Cristo una risposta ai propri perchè…imparando a sentirsi amata e ad amare. Allora avrà senso dire che Lui è il nostro salvatore, riconoscerci come “cristiani!”.
Il Papa l’altro ieri ha messo in guardia diceva “dai cristiani che vogliono vivere nel frigorifero, perché tutto rimanga così, cristiani parcheggiati, hanno trovato nella chiesa un bel parcheggio…”
pescatori di uomini: cosa significa pescare uomini? Pescare il pesce si sa, significa tirarlo fuori dal suo habitat vitale, l’acqua, per dargli la morte, venderlo e guadagnarne un profitto. Pescare gli uomini invece significa salvarli, tirarli fuori dall’acqua che può dar loro la morte, e non per il proprio profitto, ma per il loro interesse, la loro vita. Gesù non ha mai voluto fare le cose da solo o a modo suo: ha chiesto aiuto. La chiesa nasce qui e così. Da una richiesta di collaborazione, di corresponsabilità, cfr. le tre parrocchie ora.
Se non nasce qui …e così, sicuramente muore qui e… così.
E’ come se Gesù dicesse: tu, cosa sai fare? di che ti occupi? bene, fallo in modo cristiano, come lo farei io, fallo per gli altri, per il bene comune ed un futuro migliore per tutti, con onestà, passione, impegno. Fallo in modo da dare qualità alla vita degli altri. Il nostro lavoro, qualsiasi possa essere, ha bisogno di essere fatto da cristiani! Essere cristiani oggi è una responsabilità sociale! Lì fuori hanno bisogno di noi, del vangelo, di pescatori di uomini! Di una nuova cultura cristiana.
La chiesa, oggi, le parrocchie: abbiamo questa attenzione? Una comunità parrocchiale cos’ha a cuore, a cosa dedica innanzitutto risorse ed energie? su cosa la pesiamo? se crea aggregazione o se favorisce la salvezza delle persone? se accontenta tutti, spaccia sacramenti, garantisce parcheggi o se va dietro a Cristo? Chiediamo al Signore di non vivere da parcheggiati; ci aiuti a riconoscerlo, tenerlo davanti di noi, vivo; a seguirlo, lasciando qualche “rete” per fare strada con Lui, come comunità di chiamati ad essere giorno per giorno pescatori di uomini.