VIa Domenica T.O. – A

(Tempo di lettura previsto: 5 minuti)

07022017

In Ascolto del Vangelo secondo San Matteo 5,17 –  37 ca.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «17Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. 18In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. 19Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli.
20Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
21Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. 22Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
23Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, 24lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
25Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. 26In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!
27Avete inteso che fu detto: Non commetterai adulterio. 28Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
29Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. 30E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
31Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. 32Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
33Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. 34Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, 35né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. 36Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. 37Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”, “No, no”; il di più viene dal Maligno.

Il testo di oggi è molto lungo, concreto, scomodo: non va colto in maniera letterale, ma con l’audacia di un “Motivatore”. Tutt’altro che populista.
pesco dal mucchio…
“ma io vi dico”: questa avversativa…si lo so, sei abituato, ti hanno insegnato, ti va bene, ti andrebbe meglio, ti fa comodo…
ma io ti dico…. io, atto di fede e abbandono in Lui, caparra di fiducia, “rinuncia” a sapere quale è il mio bene, fidarsi di Chi magari può conoscere il meglio e promettendomelo…mi salva…mentre accogliendolo, lo vivo..
“dare pieno compimento”.. bellissimo… come mi sento di fronte a chi desidera la mia vita giunga a pieno compimento? potrei trasformare i desideri in preghiera, richiesta. Magari anche di strumenti utili a..
“superare scribi e farisei”: no comment…. se no mi si dice… del resto i manifesti a papa Francesco, chi li avrà scritti?
“tuo fratello ha qualcosa contro di te”… bellissimo: noi in genere diremmo che se ha problemi, venga qui che ne parliamo… no! questo è buon senso, correttezza. Se pensi che lui abbia qualcosa, vai incontro, non permettere che quel qualcosa fermenti male in lui…
“guardare…occhio”:  che forza ha lo sguardo. Ci tradisce spesso, quando “ci cade l’occhio lì” dove per curiosità o desiderio non volevamo o dovevamo guardare… la fede è un gioco di sguardi, sentirsi guardare da Dio con misericordia e tenerezza, lasciarsi addomesticare da questo sguardo, vivere e viverlo di conseguenza…
Visto poi che il nostro parlare è bene sia “SI, SI, NO, NO”..mi fermo qui, con la speranza di saper dire sempre robusti si e sani no.

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