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In Ascolto del Vangelo secondo San Luca 9, 11-17
In quel tempo Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta». Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti. Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla. Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.
Alcuni dettagli..
Gesù annuncia il Regno di Dio: forse tema sconosciuto quasi quanto lo Spirito Santo; amo pensarlo come il mondo come Dio lo ha sognato e ce lo ha affidato. Ecco il Regno di Dio, quello che diciamo sempre che “venga”. Venga il mondo come tu lo hai sognato, dove le persone vivono come te, col tuo stile. Il regno di Dio è questione di stile, giustizia e misericordia: prima che di preghiere, devozioni, processioni, attività e cose varie.
Guardarsi attorno e costruirlo, intuirlo, frequentarlo, gustarlo. Gesù parla di questo. Noi di cosa parliamo? Per cosa ci danniamo in parrocchia?
Per quale motivo ci scorniamo, dividiamo, erigiamo a giudici e spendiamo soldi, tempo e risorse? E poi?
Le persone che continuano a lamentarsi che oggi non ci son più valori, che siamo nella crisi, che il mondo è brutto e luoghi comuni vari.. che si stava meglio quando si stava peggio e non c’è futuro..
Forse hanno bisogno di sentirsi annunciare che c’è un regno già qui, ma non ancora completo.. che aspetta anche noi. Risvegliarlo.
Da quella croce non da un trono, con le spine e l’asciugapiedi, non con la corona, con le mani forate dai chiodi, non con lo scettro.
Alzò gli occhi al cielo: non ha detto abracadabra, non ha detto “faccio io”; in quello sguardo c’è tutto il suo cercare il Padre e ricordargli che lo farà nel Suo nome, per fargli pubblicità, col Suo aiuto, non perché è bravo.
E’ il gesto della consacrazione, dell’affidamento, forse anche a volte dell’imprecazione o della perdita della pazienza.. guardi in alto, sbuffando magari, perché non puoi che affidarti a chi sta sopra, diciamo..
Dodici ceste: esaggggerato; Gesù fa sempre lo “sborone”. Dodici o due non importa; la Bibbia è sempre meravigliosa quando cerca di descrivere l’abbondanza tracimante di bene, bontà, misericordia, pane o pesce.. il messaggio è basilare: ne vale la pena, centuplo, non resterai deluso, nessuna meschinità; Dio non guarda l’orologio, non conta quanti siamo per ordinare le pizze, non tiene conto dei bisogni, ma va sempre oltre.
Abbondanza, totalità, pienezza. Ecco lo stile di Dio, che non ha potuto impedire a Suo figlio Gesù di risparmiarsi, ma gli aveva dato e detto il Suo compiacimento mentre era in fila coi peccatori per farsi battezzare.
Se la tua vita fosse come quei 5 pani e 2 pesci, ti sembrasse poco, insignificante, spenta e atrofizzata.. fai come nel Vangelo: offrila.
Dai te stesso da mangiare. Fatti scannare dal bisogno di attenzioni, affetto, senso, unicità, amore, premura di chi è al tuo fianco.
Il tuo poco diventi cibo. Abbiamo bisogno di quel che già siamo.
alzo’ gli occhi al cielo
e recito’ su di essi la
benedizione ….
che pace che bello
esco dalla chiesa con mille
propositi di bene di …perdono
di .. drin drin ….
cosa e’ successoooo ????
come si sono permessi !!!!!?????
e adesso noi ci sediamo e
aspettiamo i cadaveri !!!
gulp
ma
snif ….
io …veramente ….chissenefrega ….
via via ….mi trovero’ un altro lavoro ….
oh dio ti prego fai
che trovi un altro lavoro
che cosi ….magari non si perdona
ma almeno dimentichiamo ….
amen
di Lui ce n’è…e ne avnza. Ovvio! È Lui!!
E di me?
Per quante bocche basto?
Per quanti “sì” basto?
E a quanti avevano bisogno
Di cure …
In questi giorni ho pensato
Al vangelo
Ho pensato se ci fosse stato
Un caso in cui Gesù non avesse guarito …non mi e’ venuto in mente … Anche se ..non tutti venivano guariti….
Oggi ho fatto un esame
Di quelli brutti…e’ andata bene ….
Ecco . Prego per quelli che venivano dopo di me .. Tante volte la gente …non chiede …
Oggi i quotidiani portano la notizia che papa Francesco ha abbracciato il Grande Imam,per
riallacciare i rapporti con l’Islam, interrotti dal 2011,in segno di pace,di rifiuto della violenza
e del terrorismo.Il mondo cattolico più intransigente accetterà questo gesto,che è un
tentativo (forse?)per la costruzione del Regno?
A me sembra che questo papa somigli sempre più al Gesù dei Vangeli….
Grazie
Maria G.